Giustina Manica (Crotone, 1979) è dottore di ricerca e assegnista presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli studi di Firenze. È responsabile di un insegnamento integrativo in Storia delle rappresentanze e dei movimenti politici presso il corso di laurea magistrale in Scienze della politica e dei processi decisionali della Scuola di Scienze Politiche «Cesare Alfieri». È autrice delle monografie Mafia e politica tra fascismo e postfascismo. Realtà siciliana e collegamenti internazionali (1924-1948) (Lacaita, 2010), Sonnino, Villari e la questione meridionale nel declino della destra storica (Polistampa, 2013), Dalla questione meridionale alla questione nazionale. Leopoldo Franchetti, Sidney Sonnino e Jessie White Mario nei carteggi di Pasquale Villari (Polistampa, 2014), Adele Alfieri di Sostegno e Pasquale Villari nelle carte Villari (Polistampa, 2016), coautrice di Mafia e politica dall’Unità d’Italia ad oggi. 150 anni di storia (ESI, 2011), curatrice di La rivoluzione toscana del 1859. L’unità d’Italia e il ruolo di Bettino Ricasoli (Polistampa, 2012) e Firenze capitale europea della cultura e della ricerca scientifica. La vigilia del 1865 (Polistampa, 2014). È autrice, inoltre, di numerosi contributi di studio sulla storia del Mezzogiorno contemporaneo. Partecipa al comitato scientifico della collana Studi e fonti della Società Toscana per la Storia del Risorgimento e al comitato di redazione della «Rassegna storica toscana».