Nel 1966, l’anno successivo al settimo centenario della
nascita di Dante Alighieri, fu rinnovato ad Arezzo il processo che il Podestà
di Firenze Cante dei Gabrielli da Gubbio mosse al “divin poeta” e ad altri
fiorentini con l’accusa di baratteria. Nel 1302 Dante fu infatti condannato
in contumacia al rogo, sentenza che per lui significò l’esilio. Gli atti del “nuovo” processo, pubblicati per la prima volta nel 1967 a cura
del noto penalista Dante Ricci, sono riproposti in un’edizione anastatica
che alterna a una ricca documentazione storica e archivistica le testimonianze
di celebri avvocati e giudici, insieme ad esponenti di spicco della vita
politica e culturale italiana di allora.
In 1966, the year following the seventh centenary of Dante Alighieri’s birth, the famous trial against the “divin poeta” and other Florentines accused of “baratteria” was renewed in Arezzo. In 1302 Dante was in fact condemned to the stake, a sentence that meant exile for him. The acts of the “new” trial, published for the first time in 1967 by the well-known criminal lawyer Dante Ricci, are proposed in an anastatic edition that contains a rich historical and archival documentation along with the testimonies of famous lawyers, judges, and main characters of the Italian political and cultural life of that time.
Polistampa, 2021
A cura di:
Pagine: 280
Caratteristiche: ill. b/n e col., cart.
Formato: 16,5x24
ISBN: 978-88-596-2172-0
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