Comparso per la prima
volta come anonimo, attribuito poi al re Giovanni di Sassonia, quindi tradotto
e nuovamente pubblicato a Firenze nel 1855, il Viaggio dantesco è stato un testo
fondamentale per rendere popolare, in Francia e non solo, Dante Alighieri e la
sua opera.
“La prima traduzione italiana del Voyage Dantesque”, scrive Massimo
Colella nell’introduzione, “si colloca fatalmente nel cuore pulsante della
comunicazione letteraria e della sociabilità culturale transnazionali ed
intraeuropee del diciannovesimo secolo – tra verità e menzogna, identità
autoriale ed errore attributivo, intentio originaria e trasposizione linguistica: viaggi, dunque,
reali e metaforici, fisici e immaginativi, e contemporaneamente metamorfosi o
addirittura usurpazioni, di idee e parole, di lingue e culture, di itinerari
esplorativi e trouvailles euristiche, di sublimi o sublimate esperienze di sensiblerie così come di
ermeneutica, e insieme di profili, veridici e inautentici, di
scrittori-viaggiatori”.
Voyage dantesque appeared for the first time as anonymous manuscript, which was later attributed to King John of Saxony. The book was then translated and re-published in Florence in 1855. It has been a fundamental text which contributed to spread Dante Alighieri’s fame across Europe. This version is edited by the Italian Dante Alighieri Society.
Polistampa, 2018
A cura di:
Pagine: 264
Caratteristiche: 9 tavv. a col., br.
Formato: 17x24
ISBN: 978-88-596-1875-1
Collana:
Il viaggio di Dante, 1
Settori:
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