Carlo Lapucci vive a Firenze, dove ha insegnato per molti anni. I suoi interessi convergono nel campo della letteratura, della linguistica e delle tradizioni popolari, incentrati sull’individuazione delle radici profonde della cultura italiana. Su questi temi ha pubblicato molti libri, tra cui: Fiabe toscane (Mondadori 1984, Sarnus 2008), La Bibbia dei poveri (Mondadori 1985, Sarnus 2013), Indovinelli italiani (Garzanti 1986, Vallardi 1994), il Dizionario dei modi di dire della lingua italiana (Garzanti 1993), Introduzione allo studio delle tradizioni popolari (Polistampa 2001), il Dizionario dei proverbi italiani (Mondadori 2007), Il libro delle paure (Sarnus 2009), Il numero e la struttura universale (Polistampa 2010), Le leggende della terra toscana (Sarnus 2011), La cucina degli antenati (Sarnus 2014), Le barzellette italiane (Sarnus 2014, 2015), La simbologia delle piante (con Anna Maria Antoni, Sarnus 2016), Se ne stettero e se ne godettero (Sarnus 2022), Stretta la foglia e larga la via (Sarnus, 2024). Ha inoltre dedicato studi alle forme giocose del mondo popolare in Teatro popolare minimo (Sarnus 2009). Per Oibò! - Parodie e copie (Rossi 2000), ha ricevuto il Premio Giusti per la satira. Si segnalano anche i romanzi Itinerario a Vega (Cappelli 1972), L’uomo di vetro (Camunia 1992), Viaggio nell’Antimateria (Rossi 2006), L’erba della paura (Pagliai 2011) e le raccolte di poesie L’erba inutile (Vallecchi 1982) e Alla dogana del sonno (Le Balze 2005).
Carlo Lapucci lives in Florence where he teaches. He is interested in literature, linguistics and popular traditions, focusing on the roots of the Italian culture. He published numerous books on this subject, including: Fiabe toscane (Mondadori 1984, Sarnus 2008), La Bibbia dei poveri (Mondadori 1985, Sarnus 2013), Indovinelli italiani (Garzanti 1986, Vallardi 1994), Il Dizionario dei modi di dire della lingua italiana (Garzanti 1993), Introduzione allo studio delle tradizioni popolari (Polistampa 2001), Il Dizionario dei proverbi italiani (Mondadori 2007), Il libro delle paure (Sarnus 2009), Il numero e la struttura universale (Polistampa 2010), Le leggende della terra toscana (Sarnus 2011), La cucina degli antenati (Sarnus 2014), Le barzellette italiane (Sarnus 2014, 2015), La simbologia delle piante (with Anna Maria Antoni, Sarnus 2016), Se ne stettero e se ne godettero (Sarnus 2022), Stretta la foglia e larga la via (Sarnus, 2024). He dedicated one of his studies to the acting ways in the popular theatre - Teatro popolare minimo (Sarnus 2009) - and received the Premio Giusti for satires with Oibò! - Parodie e copie (Rossi 2000). He also wrote novels such as Itinerario a Vega (Cappelli 1972), L’uomo di vetro (Camunia 1992), Viaggio nell’Antimateria (Rossi 2006), or L’erba della paura (Pagliai 2011) and a couple poetry collections: L’erba inutile (Vallecchi 1982) and Alla dogana del sonno (Le Balze 2005).