Onofrio Pepe è nato a Nocera Inferiore il 12 febbraio 1945.
Diplomatosi presso l’Istituto d’arte di Salerno, vive e lavora a Firenze, dove
da molti anni opera come scultore. Nella sua produzione artistica, il Mito
assume un ruolo di indiscussa preminenza e aderge a fonte inesausta di temi e
oggetti, i quali trasportano l’artista in un universo simbolico cui rende
omaggio ogni volta con maggiore finezza: un universo da considerarsi alla
stregua di dimensione sacrale.
Risale al 1980 la sua prima personale nel chiostro monumentale di Santa Croce a
Firenze, seguita l’anno successivo dalla mostra Il pomeriggio del fauno,
all’Istituto Francese del capoluogo toscano. Nel 1989, Pepe inaugura altre due
personali: nel Cenacolo del Ghirlandaio (sotto il patrocinio del Comune di
Firenze) e al Castello Pasquini di Castiglioncello (inaugurata da Giovanni
Spadolini). Tra gli altri eventi espositivi sono da segnalare Eros nel mito (1991,
Villa Arrivabene, organizzata dal comune di Firenze); Il mito d’Europa (1999,
Firenze), visitata dall’allora presidente del Portogallo Jorge Sampaio e dal
Principe Carlo d’Inghilterra; Percorso nel mito (1999, Firenze); Il volo di
Icaro (1999, Firenze). Nel 2003, l’Istituto Universitario Europeo di Firenze
acquista l’opera La porta del mito (poi esposta nel 2005 nel piazzale degli
Uffizi); l’anno successivo, il Consiglio Regionale della Toscana acquisisce la
scultura Donna con la colomba per commemorare l’attacco alle Torri Gemelle;
mentre, nel 2007, il Comune di Nocera Inferiore commissiona a Pepe La fontana
della fertilità. Al 2008, risale mostra Athena in Athenaeum, presso il
Rettorato degli Studi dell’Università di Firenze (con la collocazione
permanente del bronzo Minerva), mentre nel 2011, con I colori del mito, espone
nel chiostro badia fiesolana dell’Istituto Universitario Europeo. L’anno
seguente, con la personale Lo scultore degli dei, Pepe espone nel Parco
Nazionale di Santiago del Cile; nel 2015, su invito di Vittorio Sgarbi,
presenta tre suoi bronzi all’EXPO di Milano, nella mostra Il tesoro d’Italia.
Pepe tornerà a esporre a Firenze con altre due personali – la prima, del 2017,
nel Museo dell’Opera del Duomo; la seconda, nel 2019, a Piazzale Michelangelo –
e nella natìa Nocera Inferiore, nel 2022, con la mostra Divinitas.
Per conto della Regione Toscana, ha realizzato nel 1998 il Pegaso d’Oro
Straordinario per il regista polacco Jerzy Grotowski. Nel 2004, il suo Ratto
d’Europa sarà donato a Carlo Azelio Ciampi, che poi conferirà a Pepe, in
occasione della mostra La porta del mito, una medaglia per meriti artisti. Nel
2023, l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana commissiona all’artista la medaglia
celebrativa in occasione del bicentenario della morte di Antonio Canova.
Onofrio Pepe, born in Nocera Inferiore (Salerno) in 1945, graduated at Istituto d’arte of Salerno, for several years he has been lived and worked in Florence. From Paestum and Pompei, places where is tangible the myhts timeless modernity, Pepe transfers his suggestions in sculpture, art to which he approached as self-taught. The encounter with the sculpture, of which he becomes one of the italian protagonists, happened in Florence, in one of the few artist studies remains in the old town center, in the San Frediano district. Pepe improves his formal expression through the ancient sculpture that releases him from the imposed attitudes of the Baroque representation: his research about myth, inexhaustible source of themes and topics, pursued for decades, carries him in a symbolic universe to honor. He achieved important personal exhibitions in Italy and abroad, and his monumental sculptures are located into prestigious public spaces. In 1998, the Region of Tuscany commissioned from him the Pegaso d’Oro awarded to Jerzy Grotowski; in 2000 at Vivarelli-Colonna palace, the Municipality of Florence has promoted an exhibition of his sculptures, intitled Il volo di Icaro.