Onofrio Pepe, nato a Nocera Inferiore (Salerno) nel 1945, diplomatosi presso l’Istituto d’arte di Salerno, da molti anni vive e lavora a Firenze. Da Pæstum e da Pompei, luoghi dov’è palpabile l’eterna attualità del mito, Pepe trasferisce le suggestioni nella scultura, arte cui s’è accostato da autodidatta, con un iter del tutto personale. L’incontro con la scultura, di cui il maestro diverrà uno dei protagonisti italiani, avviene però a Firenze, in uno dei pochi studi d’artista rimasti nel centro storico, nel quartiere di San Frediano. Pepe si perfeziona nell’espressione formale attraverso un’interrogazione assidua della scultura antica che lo libera dagli atteggiamenti imposti dalla rappresentazione barocca: la sua ricerca sul mito, fonte inesauribile di temi e soggetti, perseguita con grande coerenza da vari decenni, lo trasporta in un universo simbolico cui rende omaggio, ogni volta con sempre maggior finezza, quale dimensione sacrale.
Ha realizzato importanti mostre personali in Italia e all’estero e le sue sculture monumentali sono collocate in prestigiosi spazi pubblici. Nel 1998 la Regione Toscana gli ha commissionato il Pegaso d’Oro assegnato a Jerzy Grotowski, nel 2000 il Comune di Firenze ha promosso a Palazzo Vivarelli Colonna una mostra di sue sculture, intitolata Il volo di Icaro.
Onofrio Pepe, born in Nocera Inferiore (Salerno) in 1945, graduated at Istituto d’arte of Salerno, for several years he has been lived and worked in Florence. From Paestum and Pompei, places where is tangible the myhts timeless modernity, Pepe transfers his suggestions in sculpture, art to which he approached as self-taught. The encounter with the sculpture, of which he becomes one of the italian protagonists, happened in Florence, in one of the few artist studies remains in the old town center, in the San Frediano district. Pepe improves his formal expression through the ancient sculpture that releases him from the imposed attitudes of th Baroque representation: his research about myth, inexhaustible source of themes and topics, pursued for decades, carries him in a symbolic universe to honor. He achieved important personal exhibitions in Italy and abroad, and his monumental sculptures are located into prestigious public spaces. In 1998, the Region of Tuscany commissioned from him the “Pegaso d’Oro” awarded to Jerzy Grotowski; in 2000 at Vivarelli-Colonna palace, the Municipality of Florence has promoted an exhibition of his sculptures, intitled “Il volo di Icaro”.