Tra il 2015 e il 2017 il compositore Luigi Dallapiccola
(1904-1975) è stato al centro di un articolato Progetto Dallapiccola ideato e
curato dal musicologo Mario Ruffini per il Conservatorio di Musica «Giovanni
Battista Martini» di Bologna. Il volume è testimonianza delle diverse
manifestazioni, culminate con un’importante giornata di studi dedicata proprio
al musicista istriano-fiorentino e al suo rapporto col capoluogo emiliano. “Il
Novecento”, scrive Ruffini, “può essere conosciuto solo grazie all’arte nata
dai drammi delle due guerre e delle leggi razziali, dal dilemma millenario dei
confini e dal dover fare i conti con il ventennio fascista. Dallapiccola,
avendo attraversato personalmente tali vicende, può farsi carico di
rappresentare, in modo esemplare, l’arte musicale italiana di quel secolo per
la sua capacità di trasformare le tragedie in opera d’arte”.
La vita di Dallapiccola è “piena d’infinitesimo”, poiché non c’è dettaglio che
non si possa scomporre in ordini di minore grandezza dall’impeccabile
regolarità geometrica. Dallapiccola e Bologna rappresenta un nuovo passaggio,
fin qui inesplorato, di quell’infinitesima vita geometrica nata dalle vicende
del secolo breve. Una traversata verso la dodecafonia attraverso fede e dubbio,
esattezza dodecafonica innestata alle radici della cultura italiana, con la
costanza di una presenza imprescindibile: Laura.
The volume is dedicated to the Italian composer Luigi Dallapiccola (1904-1975) and his relationship with the city of Bologna. The book, curated by the musicologist Mario Ruffini, is the result of a series of conferences and cultural events held between 2015 and 2017.
Polistampa, 2020
A cura di:
Pagine: 288
Caratteristiche: br.
Formato: 17x24
ISBN: 978-88-596-2043-3
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