Direttore al Teatro Nazionale dell’Opera “M.P. Musorgskij” di San Pietroburgo (1990-1995); Responsabile dei Progetti di Musica e Arti figurative del Kunsthistorisches Institut in Florenz - Max-Planck-Institut di Firenze (dal 2002); Responsabile del Fondo Carlo Prosperi presso l’Archivio Contemporaneo “Bonsanti” del Gabinetto G.P. Vieusseux di Firenze (dal 2005); Docente al Conservatorio Statale di Musica “G.B. Martini” di Bologna. È ideatore, curatore e organizzatore del World Bach-Fest (Firenze 2012), evento che ha segnato la vita culturale del capoluogo toscano.
Ha studiato a Firenze; deve a Laura Dallapiccola la massima influenza nella sua formazione intellettuale e spirituale, e a Max Seidel i suoi studi interdisciplinari su Musica e Arti figurative.
È da trent’anni interprete e studioso di Luigi Dallapiccola, della cui opera è, ha pubblicato nel 2002 il più compiuto volume sul compositore, L’opera di Luigi Dallapiccola. Catalogo Ragionato (Suvini Zerboni Editore); nel 2004 è stato segretario scientifico del Comitato Nazionale per il “Primo centenario della nascita (1904-2004)”, realizzando per l’occasione un ciclo di dieci trasmissioni per la Rai (Radio Tre Suite). All’opera di Dallapiccola ha dedicato un numero rilevante di pubblicazioni; da interprete ha realizzato la prima incisione discografica di Tre Laudi e Piccola musica notturna/b, e la prima esecuzione in Russia, con la Filarmonica di Leningrado, di Due Pezzi per Orchestra e di Variazioni per Orchestra. Ha scritto il soggetto del documentario Firenze dodecafonica. 6000 passi in città con Luigi Dallapiccola, realizzato dal regista Clemente Fiorentini.
Speciale il suo rapporto con Johann Sebastian Bach, stella polare del suo pensare la musica fra arte, fede e scienza, a cui si dedica altresì da studioso e interprete. Ha diretto L’Arte della fuga per 14 archi, tutti i Concerti per tastiera, violino e orchestra, Parti della Passione secondo Matteo con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, con l’Orchestra della Toscana e con l’Orchestra da Camera Benedetto Marcello. Ha pubblicato il volume Johann Sebastian Bach. Lo specchio di Dio e il segreto dell’immagine riflessa (Polistampa, 2012).
Ha diretto opere del grande repertorio italiano di Verdi, Rossini, Puccini e Mozart. Nel 1991 ha presentato in prima mondiale Intégrale Sade di Sylvano Bussotti per la Biennale di Venezia; nel 1994 ha inaugurato il Teatro Rendano di Cosenza con Cavalleria rusticana di Mascagni e Gianni Schicchi di Puccini (1994). nel 1995 Medea Senecae di Iannis Xenakis in prima italiana al Festival di Martina Franca. Ha inciso opere di Dallapiccola, Bussotti, Prosperi, Bartolozzi, Benvenuti, Clementi, Giani Luporini, Pezzati, De Angelis, Bucchi e Ruffini con le case discografiche Emi, Ricordi, Die Schachtel, Mondo Musica, Stradivarius, Diapason, Editoria Elettronica. Molte sue esecuzioni sono su YouTube.
Le sue composizioni sono edite dalla Suvini Zerboni di Milano. Ha composto musica operistica, sinfonica e da camera, collaborando tra gli altri con Roberto Piumini, Giorgio Albertazzi, Arnoldo Foà e Mario Luzi. Immotus. Magno silenzio audire è stata eseguita la prima volta al 48° Maggio Musicale Fiorentino dall’Orchestra della Toscana.
Le ricerche su Musica e Arti figurative al Kunsthistorisches Institut in Florenz - Max-Planck-Institut lo hanno portato alla pubblicazione del volume Musica e Arti figurative. Rinascimento e Novecento (Marsilio Editori, 2008), oltre alla curatela di mostre e convegni.
Ha inoltre pubblicato i volumi: Progetto Musica per l’Italia (Italia Musica, 1996), Il teatro musicale in Italia (Passigli Editori, 2007), Sig.r Amadeo Wolfgango Mozarte (Marsilio, 2007), La memoria di Ulisse. Studi sull’“Ulisse” di Luigi Dallapiccola (Edizioni Suvini Zerboni, 2008), Carlo Prosperi e il Novecento musicale da Firenze all’Europa (Polistampa, 2008), Musica scolpita (Polistampa, 2008), La Grande Madre (Silvana Editorale, 2010), Italia immaginaria. Letteratura, arte e musica tedesca fra Otto e Novecento (Le Lettere, 2010), Musiche di legni in riva d’Arno (Polistampa, 2011), Essere è tempo (Polistampa, 2011).