Cantore di Praga e poeta nazionale del popolo ceco, Jaroslav Seifert (1901-1986) ha svolto un ruolo di primissimo piano nel panorama letterario europeo del Novecento. I suoi versi, qui accompagnati dagli scatti di Francesco Jappelli, fanno rivivere una Praga di altri tempi fatta di strade e piazze, palazzi e scuole, chiese e cimiteri perlopiù lontani dai circuiti del turismo e pressoché sconosciuti al normale visitatore.
“Gli scorci di città in bianco e nero”, scrive Dario Massini nel suo testo introduttivo, “quasi sempre senza figure, senza elementi che possano definirne il tempo, sono il giusto contrappunto alle parole di Seifert e così come il poeta trasforma la materia reale del ricordo in una invenzione artistica, così lo sguardo del fotografo trasforma un angolo reale di una città a noi contemporanea in un’astrazione che, in una sorta di finzione artistica, ci riporta indietro di decenni”.
Bard of Prague and national poet of the Czechs, Jaroslav Seifert (1901-1986) played a fundamental role in the European literary scene of the 1900s. His verses, here together with pictures by Francesco Jappelli, bring us back to Prague in the days of yore, with streets, squares, buildings, schools, churches, and cemeteries far from the touristic circuits and almost unknown to the average visitor. “These white and black glimpses” writes Dario Massini in the introduction “almost always without human figures, without elements that could define the position in time, are the perfect counterpart to the words of Seifert. As the poet turns the real matter of his memories into artistic invention, the gaze of the photographer turns the corner of a present-day city into an abstraction that in the language of artistic fiction, brings us back in a different decade”.
Polistampa, 2016
Pagine: 288
Caratteristiche: ill. b/n, br.
Formato: 22x24
ISBN: 978-88-596-1621-4
Settori:
Vedi: