Filosofo, fotografo e cantautore, Lorenzo Bellucci interpreta tramite gli scatti e le parole i principali quesiti dell’esistenza, in un viaggio dentro l’anima ricco di suggestioni provenienti da arte, letteratura, scienza e poesia.
“Ebbene, muterò per te e in te muterò nuovamente senza fine; ma potessi intender ciò che vedi adesso! Sono forse la cicuta di Socrate? Ancor ricordo il gemito del primo Aristotele; quando fui il ciuccio di Platone e la carne arrostita dalle mie fiamme di Giordano. Che sia il Santo Spirito? Il Tanakh? Io sono la mia dimostrazione cartesiana, il battito cardiaco del tedesco Emmanuele, il legno di Cristo e di Newton le mele…”
Filosofo, fotografo e cantautore, Lorenzo Bellucci interpreta tramite gli scatti e le parole i principali quesiti dell’esistenza, in un viaggio dentro l’anima ricco di suggestioni provenienti da arte, letteratura, scienza e poesia.
“Ebbene, muterò per te e in te muterò nuovamente senza fine; ma potessi intender ciò che vedi adesso! Sono forse la cicuta di Socrate? Ancor ricordo il gemito del primo Aristotele; quando fui il ciuccio di Platone e la carne arrostita dalle mie fiamme di Giordano. Che sia il Santo Spirito? Il Tanakh? Io sono la mia dimostrazione cartesiana, il battito cardiaco del tedesco Emmanuele, il legno di Cristo e di Newton le mele…”
Polistampa, 2014
Pagine: 60
Caratteristiche: ill. b/n, cart.
Formato: 21x21
ISBN: 978-88-596-1331-2
Collana:
Polyphemus | Biblioteca di fotografia contemporanea, 9
Settore: