
Il calendario riproduce le sculture di Paolo Staccioli esposte tra il 14 e il 28 dicembre 2014 nella Galleria Pio Fedi di Firenze (via de’ Serragli 99) ed è corredato da una notizia biografica e dai testi critici di Antonio Paolucci, Cristina Acidini e Ornella Casazza. È la diciannovesima edizione di un appuntamento ormai tradizionale: dal 1996 infatti le porte dello storico edificio si aprono al pubblico durante le festività natalizie per presentare l’opera di un grande artista contemporaneo.
L’esperienza di Paolo Staccioli, nato a Scandicci (Firenze) nel 1943, inizia negli anni Settanta del Novecento, quando esordisce come pittore. Al principio degli anni Novanta si sposta a Faenza, nella bottega del ceramista Umberto Santandrea, dove apprende le tecniche di quest’arte. È qui che Staccioli realizza i suoi primi vasi, dapprima con la tecnica della ceramica invetriata, poi sperimentando la cottura a “riduzione”, che gli consente di ottenere straordinari effetti d’iridescenza e lucentezza. Quindi torna a Scandicci, dove allestisce un laboratorio tutto suo. In questa fase compaiono i personaggi tipici della sua opera: le superfici delle ceramiche si popolano di giostre di cavalli giocattolo sospesi nell’aria e accompagnati da putti alati, suonatori di trombe, bambole e Pulcinella, che presto guadagnano la terza dimensione, divenendo sculture. Molti i riconoscimenti tributati all’artista, in particolare nell’ultimo decennio, da pubblico e critica, e molte le partecipazioni a premi ed esposizioni che hanno consentito a Staccioli di conquistare un posto di assoluto prestigio nell’attuale panorama artistico nazionale.
Il calendario riproduce le sculture di Paolo Staccioli esposte tra il 14 e il 28 dicembre 2014 nella Galleria Pio Fedi di Firenze (via de’ Serragli 99) ed è corredato da una notizia biografica e dai testi critici di Antonio Paolucci, Cristina Acidini e Ornella Casazza. È la diciannovesima edizione di un appuntamento ormai tradizionale: dal 1996 infatti le porte dello storico edificio si aprono al pubblico durante le festività natalizie per presentare l’opera di un grande artista contemporaneo.
L’esperienza di Paolo Staccioli, nato a Scandicci (Firenze) nel 1943, inizia negli anni Settanta del Novecento, quando esordisce come pittore. Al principio degli anni Novanta si sposta a Faenza, nella bottega del ceramista Umberto Santandrea, dove apprende le tecniche di quest’arte. È qui che Staccioli realizza i suoi primi vasi, dapprima con la tecnica della ceramica invetriata, poi sperimentando la cottura a “riduzione”, che gli consente di ottenere straordinari effetti d’iridescenza e lucentezza. Quindi torna a Scandicci, dove allestisce un laboratorio tutto suo. In questa fase compaiono i personaggi tipici della sua opera: le superfici delle ceramiche si popolano di giostre di cavalli giocattolo sospesi nell’aria e accompagnati da putti alati, suonatori di trombe, bambole e Pulcinella, che presto guadagnano la terza dimensione, divenendo sculture. Molti i riconoscimenti tributati all’artista, in particolare nell’ultimo decennio, da pubblico e critica, e molte le partecipazioni a premi ed esposizioni che hanno consentito a Staccioli di conquistare un posto di assoluto prestigio nell’attuale panorama artistico nazionale.
Polistampa, 2014
Pagine: 14
Caratteristiche: stampa col. Tintoretto Stucco Gesso Fedrigoni, ril. spir.
Formato: 34x48
ISBN:
Collana:
Calendari Polistampa, 19
Settore:
Vedi: