Catalogo della mostra allestita a Montale (Pistoia) nel settembre 2013, la pubblicazione riproduce una trentina di monotipi di Sigfrido Bartolini, realizzati nei primi anni della sua carriera artistica: un iter che percorre in senso cronologico lo svilupparsi delle tematiche più care al maestro.
“Bartolini”, scrive Elena Pontiggia, “dimentica l’arte dei professori e dei grammatici per ritrovare un sermo humilis e popolaresco che affonda le radici nello Strapaese di ogni tempo, ma insieme risale all’eternità espressiva delle periferie dell’Impero, del romanico dei borghi e delle pievi, dei piccoli maestri delle botteghe antiche. Il primitivismo diventa, così, una classicità del cuore”.
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Catalogo della mostra allestita a Montale (Pistoia) nel settembre 2013, la pubblicazione riproduce una trentina di monotipi di Sigfrido Bartolini, realizzati nei primi anni della sua carriera artistica: un iter che percorre in senso cronologico lo svilupparsi delle tematiche più care al maestro.
“Bartolini”, scrive Elena Pontiggia, “dimentica l’arte dei professori e dei grammatici per ritrovare un sermo humilis e popolaresco che affonda le radici nello Strapaese di ogni tempo, ma insieme risale all’eternità espressiva delle periferie dell’Impero, del romanico dei borghi e delle pievi, dei piccoli maestri delle botteghe antiche. Il primitivismo diventa, così, una classicità del cuore”.
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Polistampa, 2013
A cura di:
Pagine: 64
Caratteristiche: ill. col., br.
Formato: 17x24
ISBN: 978-88-596-1310-7
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