Giuseppe Montanelli nasce a Fucecchio (Firenze) nel 1813. Studente in legge all’università di Pisa, collabora alla rivista «Antologia» di Giovan Pietro Viesseux. Nel 1840 ottiene la cattedra di diritto patrio e commerciale nello stesso ateneo.
Animato da spirito patriottico, aderisce alle tesi di Gioberti dando vita a pubblicazioni clandestine e sostenendo, sul giornale «L’Italia», da lui fondato nel 1847, una nuova politica di riforme nel granducato di Toscana.
Nel 1848 prende parte alla battaglia di Curtatone, nella prima guerra d’indipendenza, restando ferito a Montanara e catturato dagli austriaci. Al suo ritorno in Toscana viene eletto parlamentare, ruolo che utilizza per promuovere una Costituente deputata a delineare l’organizzazione istituzionale dell’agognata Italia unita, federale e libera. Nominato prima Governatore di Livorno, poi Ministro, sempre nel 1848 entra a far parte del triumvirato della Costituente Toscana, insieme a Guerrazzi e Mazzoni.
Propugnatore della nascita di una repubblica toscana, sceglie poi di partire per la Francia in mandato diplomatico. Lì diverrà sostenitore di Napoleone III, nell’auspicio che questi possa contribuire alla causa unitaria in Italia.
Nel 1859 rientra in patria per partecipare alla seconda guerra d’indipendenza. Eletto deputato nel parlamento nazionale nel 1862, morirà nello stesso anno nella nativa Fucecchio.
Giuseppe Montanelli nasce a Fucecchio (Firenze) nel 1813. Studente in legge all’università di Pisa, collabora alla rivista «Antologia» di Giovan Pietro Viesseux. Nel 1840 ottiene la cattedra di diritto patrio e commerciale nello stesso ateneo.
Animato da spirito patriottico, aderisce alle tesi di Gioberti dando vita a pubblicazioni clandestine e sostenendo, sul giornale «L’Italia», da lui fondato nel 1847, una nuova politica di riforme nel granducato di Toscana.
Nel 1848 prende parte alla battaglia di Curtatone, nella prima guerra d’indipendenza, restando ferito a Montanara e catturato dagli austriaci. Al suo ritorno in Toscana viene eletto parlamentare, ruolo che utilizza per promuovere una Costituente deputata a delineare l’organizzazione istituzionale dell’agognata Italia unita, federale e libera. Nominato prima Governatore di Livorno, poi Ministro, sempre nel 1848 entra a far parte del triumvirato della Costituente Toscana, insieme a Guerrazzi e Mazzoni.
Propugnatore della nascita di una repubblica toscana, sceglie poi di partire per la Francia in mandato diplomatico. Lì diverrà sostenitore di Napoleone III, nell’auspicio che questi possa contribuire alla causa unitaria in Italia.
Nel 1859 rientra in patria per partecipare alla seconda guerra d’indipendenza. Eletto deputato nel parlamento nazionale nel 1862, morirà nello stesso anno nella nativa Fucecchio.