Giuseppe Favati (Pisa, 1927 - Firenze, 2009) è stato poeta, narratore, giornalista. È stato segretario di redazione di «Nuova
Repubblica». Sue poesie si trovano in numerose antologie. Il suo primo lavoro è
Controbuio, del ’69. Tutta la sua
produzione letteraria è caratterizzata da una costante ricerca sperimentale, da
una “decostruzione” del discorso poetico tradizionale, mediante un continuo
esercizio ludico e dissacratorio, da un forte realismo etico-sociale, a volte
ispirato anche alla cronaca quotidiana.
“Favati che è un inventore di parole – ha scritto Ernestina Pellegrini – attua
il sogno di una poesia aggressiva che picchia sui nervi del lettore,
incutendogli l’ansia di un incombente pericolo, donandogli collera e grazia,
rivolta e seduzione, nel fargli vedere gli schemi freddi-furenti del proprio
pensiero”.
Giuseppe Favati (Pisa, 1927 - Firenze, 2009) è stato poeta, narratore, giornalista. È stato segretario di redazione di «Nuova
Repubblica». Sue poesie si trovano in numerose antologie. Il suo primo lavoro è
Controbuio, del ’69. Tutta la sua
produzione letteraria è caratterizzata da una costante ricerca sperimentale, da
una “decostruzione” del discorso poetico tradizionale, mediante un continuo
esercizio ludico e dissacratorio, da un forte realismo etico-sociale, a volte
ispirato anche alla cronaca quotidiana.
“Favati che è un inventore di parole – ha scritto Ernestina Pellegrini – attua
il sogno di una poesia aggressiva che picchia sui nervi del lettore,
incutendogli l’ansia di un incombente pericolo, donandogli collera e grazia,
rivolta e seduzione, nel fargli vedere gli schemi freddi-furenti del proprio
pensiero”.