In A richiesta generale, come nel resto della sua produzione letteraria, Favati attua una ricerca sperimentale, demolendo il discorso tradizionale, praticando un continuo esercizio ludico e dissacrante, ricorrendo a un forte realismo etico-sociale, a volte ispirato anche alla cronaca quotidiana.
Dal Dizionario critico della letteratura italiana del Novecento di Enrico Ghidetti e Giorgio Luti: “Favati che è un inventore di parole (Ernesta Pellegrini) attua il sogno di poesia aggressiva che picchia sui nervi del lettore, incutendogli l’ansia di un incombente pericolo, donandogli collera e grazia, rivolta e seduzione, nel fargli vedere gli schemi freddi-furenti del proprio pensiero”.
In A richiesta generale, come nel resto della sua produzione letteraria, Favati attua una ricerca sperimentale, demolendo il discorso tradizionale, praticando un continuo esercizio ludico e dissacrante, ricorrendo a un forte realismo etico-sociale, a volte ispirato anche alla cronaca quotidiana.
Dal Dizionario critico della letteratura italiana del Novecento di Enrico Ghidetti e Giorgio Luti: “Favati che è un inventore di parole (Ernesta Pellegrini) attua il sogno di poesia aggressiva che picchia sui nervi del lettore, incutendogli l’ansia di un incombente pericolo, donandogli collera e grazia, rivolta e seduzione, nel fargli vedere gli schemi freddi-furenti del proprio pensiero”.
Polistampa, 1997
Pagine: 64
Caratteristiche: br.
Formato: 14x20.5
ISBN:
Collana:
Sagittaria | I Menabò , 8
Settore: