Altre volte ci è successo di presentare libri come questo, cioè una sorta di viaggio per immagini dove protagonista...
Altre volte ci è successo di presentare libri come questo,
cioè una sorta di viaggio per immagini dove protagonista è la macchina
fotografica alla quale fanno da cornice introduttiva brevi schede ad illustrare
le varie località grevigiane e un quadro storico di riferimento. Il volume,
cartonato e di grande formato, presenta bellissime fotografie (di Andrea
Rontini) paesaggi e atmosfere che benissimo spiegano la suggestione e il
fascino che questo territorio suscita al di qua e soprattutto al di là delle
Alpi...
Il viaggio si snoda attraverso i centri più popolosi e le più piccole frazioni
proponendo visioni in genere autunnali, quando la natura si sbizzarrisce a
sfruttare a fondo la tavolozza del colori e il verde è confinato
prevalentemente nelle file di olivi e di cipressi. È noto che queste colline –
fra Firenze e Siena, zona amata dagli dei per la produzione del “Chianti
classico Gallo Nero” – sono divenute meta di soggiorno o luogo abituale di
residenza di sempre più numerosi cittadini stranieri che hanno contribuito a
preservare questo territorio rimasto per molti aspetti uguale nei secoli. Qui
sono poche le abitazioni moderne e i capannoni industriali, piuttosto converrà
ricordare come le fattorie, le case contadine, le ville leopoldine o i
“castelli” di origine medievale sono in genere perfettamente conservati e ci
svelano panorami da cartolina che caratterizzano appunto il Chiantishire.
Se il territorio grevigiano ha mantenuto nei secoli l’aspetto attuale lo si
deve al fatto che la sostanziale
“stabilità demografica ha evidentemente determinato quella urbanistica
contenendo il consumo del suolo e il paesaggio dallo stravolgimento” (pag. 160)
senza che vi si impiantassero in zona i capannoni industriali che hanno dato
impulso economico a tante altre parti della Toscana. Ci fu un grande dibattito,
almeno da queste parti, quando si trattò di fissare il percorso che avrebbe
dovuto fare la costruenda autostrada del Sole. Passare per Arezzo o per Siena,
per il Valdarno o per il Chianti? Si sa come andarono le cose... e così la
“sfida persa”, quella dell’isolamento e perciò della mancata
industrializzazione, ha paradossalmente lasciato integro il paesaggio del
comune di Greve e della gran parte del comprensorio chiantigiano. Quasi una
rivincita in termini di qualità della vita...
Data recensione: 06/07/2024
Testata Giornalistica: Corrispondenza
Autore: Silvano Sassolini