Per antica tradizione a Firenze non ci sono gli «eccelsi» pittori o i «preclari» scultori… Ci sono semplicemente gli artisti...
Per antica tradizione a Firenze non ci sono gli «eccelsi»
pittori o i «preclari» scultori… Ci sono semplicemente gli artisti: grandi sì,
che portano il nome di Giotto, Masaccio, Michelangelo… ma solo artisti!
Sicuramente un’artista è stato Rodolfo Marmaioli, detto il «Marma», del quale
ammiro un suo bel tabernacolo del 1967 che c’è all’ingresso di casa mia in via
delle Pinzochere a Firenze. È logico che il «Marma» abbia insegnato a dipingere
a sua figlia Marisa, ma Marisa Marmaioli piuttosto che con il pennello
preferisce dipingere con la penna. Nel suo bel libro La stagione acerba, in cui
narra la sua infanzia accanto al babbo pittore, ci rappresenta con grande
precisione e freschezza la Firenze del secondo dopoguerra non solo con precise
immagini della città di allora, ma anche dello stato d’animo del tempo,
incominciando da quel sottile sentimento di interesse e allo stesso tempo
inquietudine, che legava i fiorentini all’America (intendi Stati Uniti) e degli
americani verso Firenze. Questo stato d’animo era una specie di amore e
preoccupazione tra persone tanto diverse e allo stesso tempo tanto attratte le
une verso le altre, superando difficoltà oggi inimmaginabili. Ora, infatti, chi
vola a New York ha solo il problema del caro alberghi! In questo libro riscopriamo
una Firenze che rinasce dopo le macerie materiali e morali della guerra, una
Firenze intelligentemente legata alle sue tradizioni e abitudini. Si riscoprono
le realtà delle varie zone cittadine, ancora con caratteristiche rionali e
peculiarità del tutto particolari, che facevano sì che abitare in una certa
zona significasse partecipare a un certo stile di vita, diverso da quello di
altri quartieri. Nel racconto della sua vita in famiglia con il padre pittore,
l’autrice ci fa vedere una città vivace, fatta di persone vere, di avvenimenti
che segnavano il ritmo della vita cittadina, di personaggi che con semplicità
tanto hanno influito sulla nostra Firenze. Poi si parla del mondo degli
artisti… di piazza Donatello con le sue mostre all’aria aperta e i grandi
capolavori dell’arte, passati e presenti. Piero Bargellini, mio padre, scrisse
un bel libro, oggi introvabile: Città di Pittori. Marisa Marmaioli con il suo
bel libro ci racconta, anzi ci dipinge, una Firenze ricca di idee, di
sentimenti, di arte e di artisti veri, una Firenze che possiamo veramente
definire… Città di Pittori!
Data recensione: 01/09/2023
Testata Giornalistica: Città di Vita
Autore: ––