Il presente libro-studio del Prof. Jan W?adys?aw Wo?, grande conoscitore e divulgatore della storia, della letteratura
Il presente libro-studio del Prof. Jan W?adys?aw Wo?, grande
conoscitore e divulgatore della storia, della letteratura e della cultura
polacca, è stato sollecitato dalla direzione della rivista «Città di Vita» che
da molti anni si avvale della sua prestigiosa collaborazione come grande
intellettuale polacco che, accanto all’impegno didattico e scientifico, ha
svolto e sta portando avanti anche una intensa attività divulgativa attraverso
libri, articoli e saggi. Al centro delle sue ricerche sono la storia della
Polonia e le relazioni polacco-italiane, in particolar modo con la città di
Firenze. Fondatore dell’Associazione Culturale di Trento e del Centro di
Documentazione sulla storia dell’Europa orientale presso la Facoltà di Lettere
e Filosofia dell’Università di Trento, ha voluto scrivere questo nuovo saggio
che completa quanto già pubblicato, ma che delinea più precisamente i
principali caratteri che hanno dato vita al rapporto tra visitatori e
personaggi polacchi e la città di Firenze, seguito da alcuni profili di figure
più significative, note e meno note. Si tratta di una ricerca che, partendo
dallo studio delle fonti conoscitive, racconta la presenza, l’impegno civico,
artistico, letterario di personaggi e artisti che hanno inciso, in modo
significativo, nello sviluppo civico e artistico della città di Firenze. Un
affascinante viaggio storico, artistico, letterario che, partendo dal Medioevo
fino ai giorni nostri, mette in evidenza la costante e varia presenza polacca e
la partecipazione attiva nelle vicende e in alcuni momenti più importanti della
storia della città di Firenze. Soprattutto nel XIX secolo, la città toscana
divenne un centro della emigrazione polacca e ospitò alcuni dei più
significativi protagonisti della storia della Polonia del tempo, spesso in
rapporto stretto con i moti risorgimentali italiani. Fino a oggi si sono
conservate a Firenze varie testimonianze di queste relazioni e l’autore,
partendo proprio da queste, ne ha tracciato la storia. Il corpo principale del
presente saggio è costituito dalla prima parte che contiene un’ampia
descrizione circa il passaggio o la permanenza dei polacchi a Firenze, dal XIV
al XX secolo. Uno sguardo storico che evidenzia come Firenze, con i suoi tesori
d’arte, il suo fascino, la sua storia sia stata sempre un punto di attrazione
per viaggiatori, uomini di cultura, artisti polacchi. Per dimostrare questa
presenza e l’incisiva partecipazione, l’autore cita le molteplici tracce che si
trovano negli archivi e nelle istituzioni fiorentine (Accademia di Belle Arti,
Gabinetto Vieusseux) e che danno ampia testimonianza di questa presenza. Nella
seconda parte sono messi in evidenza alcuni personaggi, fatti e avvenimenti che
legano la storia della Polonia alla città di Firenze: il politico e compositore
Michal Kleofas Oginski, sepolto in Santa Croce, Karol Emil Korczak Boratynski,
socio onorario dell’Accademia di Belle Arti, la scultrice Jadwiga Lubienska, la
contessa Zofia Zamoyska, alla quale lo scultore Lorenzo Bartolini ha dedicato
un bellissimo monumento nella cappella MaI chiavelli Salviati della Basilica di
Santa Croce. La terza parte, del tutto originale, presenta una ricerca
archivistica sui numerosi studenti dell’Accademia di Belle Arti, fondata nel
1784 da Pietro Leopoldo di Lorena. Nel volume è presente anche una memoria dei
rapporti che l’autore ha avuto e ha con Firenze, compresa Santa Croce e in
particolare con la rivista «Città di Vita», da dove appare il forte desiderio
dell’autore di comunicare un tema vasto e affascinante e dove le vicende di
tanti illustri personaggi polacchi aiutano a leggere non solo il rapporto che
questi hanno avuto con la città di Firenze, ma a comprendere anche una parte di
storia e vicende della stessa nazione polacca. Il volume si chiude con una
presentazione dei personaggi sepolti nella Basilica di Santa Croce e con
un’ampia appendice documentaria che permette di approfondire maggiormente la
fisionomia e l’opera di alcuni di essi. Utile e significativo appare anche il
vasto indice dei nomi. L’autore ha voluto anche riportare e chiudere questo
saggio con un brano del discorso che Giovanni Paolo II, papa Karol Wojty?a, ha
rivolto ai polacchi durante la sua visita a Firenze il 19 ottobre 1986: «Quasi
ovunque ho incontrato polacchi durante le mie visite, quindi non è una sorpresa
incontrarvi a Firenze… Questo luogo, questa città hanno una secolare tradizione
di rapporti con la Polonia e con i polacchi. Infatti i polacchi venivano qui
per studiare, per insegnare, per rappresentare la propria patria… A tutti
coloro che per diverse ragioni vivono qui, in pianta stabile o temporaneamente,
auguro di realizzare bene i propri compiti e la propria missione, che per ogni
polacco, anche per il Papa, è legata al fatto di vivere fuori dalla patria.»
Per rendere più affascinante e comprensibile questa storia, il volume riporta
anche numerose foto dei personaggi coinvolti.
Data recensione: 01/05/2023
Testata Giornalistica: Città di Vita
Autore: Antonio Di Marcantonio