«L’inviato speciale? È sempre nato ieri. Fidati degli odori e degli umori. E verifica gli odori e gli umori»
«L’inviato speciale? È sempre nato ieri. Fidati degli odori
e degli umori. E verifica gli odori e gli umori». Le tre regole d’oro del
giornalista e scrittore Egisto Corradi, le riporta Giovanni Morandi nel suo bel
libro di memorie appena pubblicate col titolo «Il giornale fatto coi piedi.
Storie di un inviato speciale» (Mauro Pagliai Editore, pp. 256, 12 euro) che
sarà presentato in anteprima oggi alle 18 nel Caffè Letterario del Teatro
Niccolini, in via Ricasoli. Con l’autore interverrà Antonio Pagliai, curatore
del ciclo d’incontri. Giovanni Morandi, fiorentino, è editorialista del
«Quotidiano Nazionale », dopo aver diretto «Il Giorno», «Il Resto del Carlino»
e lo stesso «QN». Corrispondente da Mosca negli ultimi anni dell’Urss, ha
assistito, unico giornalista straniero, allo storico ammainabandiera avvenuto
il 25 dicembre 1991 al Cremlino. Ha firmato reportage di guerra da Medio Oriente,
Africa, Libano e Balcani, e le sue inchieste entro i confini nazionali hanno
dato origine a libri di successo come «La beffa di Modigliani». Questo suo
ultimo lavoro è un lungo e avvincente diario che inizia nel 1976, quando è
assunto a «La Nazione» per occuparsi del mondo universitario, e arriva fino ai
giorni d’oggi. Un libro che ogni giornalista dovrebbe avere per una storia emblematica
che ricorda gli anni d’oro, quando le redazioni erano chiassose, ingombre di
macchine da scrivere e posaceneri, ma soprattutto quando i giornalisti
partivano e consumavano le scarpe piuttosto che trascorrere le ore davanti a un
computer. Per inventare quello che è stato e rimarrà nella storia «Il giornale fatto
coi piedi».
Data recensione: 11/07/2019
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Titti Giuliani Foti