La sua bellezza, la sua armonia incantano all’istante. Ma dietro la meraviglia del bianco del marmo sul verde del prato
Cattedrale, Battistero, Torre: la caccia a geometrie e simboli
antichi
La sua bellezza, la sua armonia incantano all’istante. Ma dietro la meraviglia
del bianco del marmo sul verde del prato, delle colonne e della Torre Pendente,
c’è molto di più. Ci sono geometrie e alchimie, numeri che si fanno parole e
viceversa, cultura cristiana ma anche ebraica, c’è un «errore» che rende più difficile
leggere le regole del «recinto sacro» che racchiude i tre edifici di piazza dei
Miracoli. È questa la tesi della ricerca sfociata nel libro «Pisa lo spazio e il
sacro» di Franca Mantenti Valli, architetta che ha mappato la piazza ed i tre edifici
alla ricerca del disegno teologico-matematico che ha dato vita al più grande
complesso architettonico dell’Occidente cattolico nel XI secolo. Secondo
Mantenti Valli lì tutto è stato pensato e realizzato all’interno di una
costruzione simbolica in cui le distanze e i numeri hanno una precisa funzione
teologica e mistica, per fare delle forme un medium del messaggio cristiano,
della stessa parola Dio. E non solo. Per l’autrice del libro, edito da
Polistampa, l’attuale Battistero non è quello progettato—ecco l’errore—e la sua
alta cupola, non originale, ha alterato le proporzioni tra Battistero, Cattedrale
e Torre, inseriti in un cerchio sacro, con la Torre disallineata rispetto
all’asse centrale. Il convegno sarà aperto dai saluti di Aureliano Benedetti,
presidente della Fondazione Biblioteche Cassa di Risparmio di Firenze, e di Luigi
Dei, rettore dell’Ateno di Firenze. la prima sessione «la via pisana delle
conoscenza » vedrà gli interventi di padre Bernardo Gianni, abate di San
Miniato, Luigi Grasselli e Franca Manenti Valli. Alla seconda sessione «il
mondo salverà la bellezza», coordinata da Paolo Ermini, direttore del Corriere
Fiorentino, parteciperanno Filippo Camerota, Maurizio De Vita, Andrea Muzzi e
Carlo Sisi. Si parlerà di numeri e simboli e pietre, senza dimenticare, come
sottolinea il cardinale Gianfranco Ravasi nella prefazione, che «Il vero tempio
è la Chiesa, l’ekklesia, l’assemblea del popolo di Dio, un santuario
esistenziale, un tempio nel tempo».
Data recensione: 31/05/2019
Testata Giornalistica: Corriere fiorentino
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