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Prima dei “lager” nazisti ci furono i “gulag” comunisti. Fu nell’URSS di Lenin e di Stalin che maturò l’ideologia dell’annientamento. «Maturò», intendiamoci, visto che

Prima dei “lager” nazisti ci furono i “gulag” comunisti. Fu nell’URSS di Lenin e di Stalin che maturò l’ideologia dell’annientamento. «Maturò», intendiamoci, visto che «l’universo concentrazionario era già implicito nella macchina di sterminio della Grande Guer ra».Così scriveDario Fertilio,nella prefazione all’ultima opera di uno dei massimi esperti italiani di storia e cultura russa: Francesco Bigazzi. Il quale, nella sua drammatica ricognizione (Il primo Gulag. Le isole Solovki, Mauro Pagliai Editore),passa in rassegna le contrastanti immagini di un paradiso che per decenni diventa inferno e poi ritrova l’antico, luminoso profilo di sacro spazio di pace e preghiera. Un“paradiso” furono per secoli le Isole Solovki, situate nella fredda, fascinosa lontananza del MarBianco, a 165km. dal Circolo Polare Artico e in origine disabitate perché solo nei mesi estivi vi facevano approdo i pescatori. Finché nel XV secolo tre monaci ortodossi - Savvatij, German e Zosima - non scelsero questo suggestivo deserto per costruire un grande monastero. E per secoli le Solovki furono mèta di migliaia e migliaia di pellegrini. Ma dopo la Rivoluzione d’Ottobre il Monastero fu chiuso e nei decenni successivi divenne un famoso lager «a destinazione speciale». Insomma l’Arcipelago Gulag raccontato da Alexander Solženitsin nel 1973.
Data recensione: 13/05/2017
Testata Giornalistica: Libero
Autore: Mario Bernardi Guardi