
“L’essere pratese è un mestiere, e non tra i più facili:
pratese vuol dire uomo libero, e il mestiere dell’uomo libero, come tutti
sanno, non è certo tra i più facili, specie in Italia”.
Curzio Malaparte
Sulla scia del precedente C’era una volta
Prato, Roberto Baldi torna tra le mura della città laniera per presentarci
una galleria di personaggi di spessore, concentrandosi stavolta sulla storia
recente. Un’indagine seria e consapevole, non priva di quell’acume che ha
sempre contraddistinto la sua scrittura, dove incontriamo industriali e
commercianti, attori e scrittori, politici e giornalisti: uomini che, con le
loro idee e il loro lavoro, hanno dato un contributo fondamentale alla crescita
della città.
“L’essere pratese è un mestiere, e non tra i più facili:
pratese vuol dire uomo libero, e il mestiere dell’uomo libero, come tutti
sanno, non è certo tra i più facili, specie in Italia”.
Curzio Malaparte
Sulla scia del precedente C’era una volta
Prato, Roberto Baldi torna tra le mura della città laniera per presentarci
una galleria di personaggi di spessore, concentrandosi stavolta sulla storia
recente. Un’indagine seria e consapevole, non priva di quell’acume che ha
sempre contraddistinto la sua scrittura, dove incontriamo industriali e
commercianti, attori e scrittori, politici e giornalisti: uomini che, con le
loro idee e il loro lavoro, hanno dato un contributo fondamentale alla crescita
della città.
Carlo Zella, 2025
Pagine: 248
Caratteristiche: ill. col., br.
Formato: 17x24
ISBN: 978-88-88433-43-1
Collana:
Toscofolcloristici, 6
Settori: