A Prato se sei un po’ ingenuo ti chiamano barbòcchio, o peggio babbalèo. Se sei un poco di buono, gnorànte o mànfano. Se al contrario hai dei numeri, dovranno ammettere che sei un gànzo. Dietro agli appellativi, ai detti e alle espressioni più o meno colorite del dialetto pratese è racchiuso un modo di vivere e sentire, un insieme di usi e tradizioni che vengono da lontano nel tempo e di cui ancora oggi c’è traccia.
Petracchi, che ha studiato per anni storia, cultura e abitudini della sua città, ci fa fare un tuffo nel passato con questo dizionario arricchito da ricette tradizionali, cartoline e immagini d’epoca, per rivivere la Prato dei nostri antenati e conoscere meglio quella dei giorni nostri.
I edizione: settembre 2015
I ristampa: febbraio 2019
Formato PDF
A Prato se sei un po’ ingenuo ti chiamano barbòcchio, o peggio babbalèo. Se sei un poco di buono, gnorànte o mànfano. Se al contrario hai dei numeri, dovranno ammettere che sei un gànzo. Dietro agli appellativi, ai detti e alle espressioni più o meno colorite del dialetto pratese è racchiuso un modo di vivere e sentire, un insieme di usi e tradizioni che vengono da lontano nel tempo e di cui ancora oggi c’è traccia.
Petracchi, che ha studiato per anni storia, cultura e abitudini della sua città, ci fa fare un tuffo nel passato con questo dizionario arricchito da ricette tradizionali, cartoline e immagini d’epoca, per rivivere la Prato dei nostri antenati e conoscere meglio quella dei giorni nostri.
I edizione: settembre 2015
I ristampa: febbraio 2019
Formato PDF
Sarnus, 2015
Pagine: 160
Caratteristiche: ill. b/n, br.
Formato: 17x24
ISBN: 978-88-563-0176-2
Collana:
Toscani super DOC, 16
Settori:
