
Il testo risulta composto da tre parti distinte: la prima è il nucleo delle vere Memorie del carcere e si riferisce al periodo di dentenzione nel carcere di S. Giorgio. La seconda si riferisce al periodo passato nella Rocca di Coreglia, essendo stato costretto dopo la scarcerazione a lasciare Lucca. Nella terza, sempre da Coreglia, Mancini si sofferma a descrivere la liberazione di Lucca e il suo dispiacere per non poter essere presente insieme agli altri esponenti del comitato di Liberazione, impedito dal fatto che Coreglia, oltre la cosiddetta linea Gotica, si trovava ancora in mano dei tedeschi.
Il testo risulta composto da tre parti distinte: la prima è il nucleo delle vere Memorie del carcere e si riferisce al periodo di dentenzione nel carcere di S. Giorgio. La seconda si riferisce al periodo passato nella Rocca di Coreglia, essendo stato costretto dopo la scarcerazione a lasciare Lucca. Nella terza, sempre da Coreglia, Mancini si sofferma a descrivere la liberazione di Lucca e il suo dispiacere per non poter essere presente insieme agli altri esponenti del comitato di Liberazione, impedito dal fatto che Coreglia, oltre la cosiddetta linea Gotica, si trovava ancora in mano dei tedeschi.
Felice Le Monnier, 1986
A cura di:
Pagine: 144
Caratteristiche: br.
Formato: 16,5x24
ISBN: 88-00-85533-4
Collana:
Quaderni della Nuova Antologia, 27
Settori: