
“Giuseppe Bianchetti, oggi ancora pochissimo noto, ebbe fama, nel secolo scorso, di buon letterato, buon pensatore, di esperto in dottrine giuridiche e di generoso patriota. Queste qualità, o virtù, come si dicevano allora, gli diedero modo di farsi amici e corrispondenti alcuni tra gli uomini più in vista nelle lettere e nella politica del nostro Risorgimento... i più cari, perché più vicini alla sua mente e al suo cuore, furono il Giordani, che lo iniziò alle lettere, e il Vieusseux che gli schiuse, a un tempo, L’«Antologia» e la via alla notorietà.”
“Giuseppe Bianchetti, oggi ancora pochissimo noto, ebbe fama, nel secolo scorso, di buon letterato, buon pensatore, di esperto in dottrine giuridiche e di generoso patriota. Queste qualità, o virtù, come si dicevano allora, gli diedero modo di farsi amici e corrispondenti alcuni tra gli uomini più in vista nelle lettere e nella politica del nostro Risorgimento... i più cari, perché più vicini alla sua mente e al suo cuore, furono il Giordani, che lo iniziò alle lettere, e il Vieusseux che gli schiuse, a un tempo, L’«Antologia» e la via alla notorietà.”
Felice Le Monnier, 1981
Pagine: 80
Caratteristiche: br.
Formato: 16,5x24
ISBN: 88-00-85587-3
Collana:
Quaderni della Nuova Antologia, 10
Settore: