
L’opera, da mettere in stretta e necessaria correlazione con il Diario di Cosimo Ridolfi, ne rappresenta una significativa integrazione, soprattutto per quanto riguarda il cospicuo apparato di disegni, eseguito con diverso grado di dettaglio e di finitura, che correda le ossute registrazioni testuali del Marchese. I disegni del Taccuino si configurano come istantanee selettive di dispositivi, ambienti, elementi architettonici e persino giostre, comprensibili solo attraverso la lettura del Diario. Benissimo dunque ha fatto la curatrice di questa edizione a prediisporre una fitta trama di puntuali annotazioni e di rinvii al fine di evidenziare l’essenziale relazione binaria che intercorre tra Diario e Taccuino.
L’opera, da mettere in stretta e necessaria correlazione con il Diario di Cosimo Ridolfi, ne rappresenta una significativa integrazione, soprattutto per quanto riguarda il cospicuo apparato di disegni, eseguito con diverso grado di dettaglio e di finitura, che correda le ossute registrazioni testuali del Marchese. I disegni del Taccuino si configurano come istantanee selettive di dispositivi, ambienti, elementi architettonici e persino giostre, comprensibili solo attraverso la lettura del Diario. Benissimo dunque ha fatto la curatrice di questa edizione a prediisporre una fitta trama di puntuali annotazioni e di rinvii al fine di evidenziare l’essenziale relazione binaria che intercorre tra Diario e Taccuino.
Felice Le Monnier, 2002
A cura di:
Pagine: 134
Caratteristiche: ill. b/n, br.
Formato: 16,5x24
ISBN: 88-00-84129-5
Collana:
Centro Studi sulla Civiltà toscana fra ’800 e ’900 | Fondazione Spadolini Nuova Antologia, 27
Settore: