La percezione da parte dell’individuo del proprio benessere psico-fisico non può prescindere dalla dimensione esistenziale/soggettiva di ciascuno: concettualizzare o definire il fenomeno “malattia” o la condizione dell’“essere malato” è di per sé ambiguo e generico.
Altresì i colori e i suoni rappresentano un linguaggio universale, comune e condiviso. Saper osservarsi e saper ascoltarsi, rispettivamente attraverso colori e rumori, costituisce uno strumento empirico semplice ed immediato per il paziente che lo utilizza nell’osservazione del proprio stato di salute.
Colori, rumori e odori si trasformano quindi in un linguaggio comprensibile ed univoco nella comunicazione con il medico che quelle informazioni è chiamato a leggere ed interpretare.
La percezione da parte dell’individuo del proprio benessere psico-fisico non può prescindere dalla dimensione esistenziale/soggettiva di ciascuno: concettualizzare o definire il fenomeno “malattia” o la condizione dell’“essere malato” è di per sé ambiguo e generico.
Altresì i colori e i suoni rappresentano un linguaggio universale, comune e condiviso. Saper osservarsi e saper ascoltarsi, rispettivamente attraverso colori e rumori, costituisce uno strumento empirico semplice ed immediato per il paziente che lo utilizza nell’osservazione del proprio stato di salute.
Colori, rumori e odori si trasformano quindi in un linguaggio comprensibile ed univoco nella comunicazione con il medico che quelle informazioni è chiamato a leggere ed interpretare.
Polistampa, 2016
Pagine: 160
Caratteristiche: ill. col., br.
Formato: 15x21
ISBN: 978-88-596-1668-9
Settore: