Fra i generi della pittura il ritratto è quello che più ha impegnato gli artisti nel coniugare il dominio della tecnica con la capacità introspettiva, l’elevatezza dello stile con l’indagine sulle peculiarità dei caratteri. Il volume, pubblicato in occasione della mostra e del congresso nazionale Acri (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa) tenutosi a Lucca nel giugno del 2015, ripercorre la fortuna del genere dall’età rinascimentale fino al Novecento e documenta in capitoli tematici l’evoluzione del ritratto attingendo alle collezioni delle Fondazioni e operando, così, un singolare regesto di “illustrissimi” per la prima volta ricondotto ad unità.
Si inizia con una galleria di profili di universale maestà per poi transitare nella storia più recente con le effigi degli ultimi Medici, dei Lorena e dei Savoia, secondo una scansione che descrive le fasi della vicenda politica della Toscana, arricchita dalle eleganti effigi dei protagonisti del grand tour. La vena storicizzante dell’Ottocento romantico e naturalista è ben rappresentata da quadri di respiro narrativo. Nei successivi capitoli del libro il lessico famigliare lascia via via il campo agli approfondimenti psicologici propri del realismo e quindi agli estetismi di fine secolo in cui l’eleganza si intreccia, nel ritratto femminile, a giochi di seduzione. Agli autoritratti degli artisti si affiancano in mostra le immagini degli affetti (padri e madri, figli e consorti) in una sequenza di pose novecentesche, seguite poi da dipinti ispirati dalla quotidianità e dai ritratti di celebri letterati.
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Fra i generi della pittura il ritratto è quello che più ha impegnato gli artisti nel coniugare il dominio della tecnica con la capacità introspettiva, l’elevatezza dello stile con l’indagine sulle peculiarità dei caratteri. Il volume, pubblicato in occasione della mostra e del congresso nazionale Acri (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa) tenutosi a Lucca nel giugno del 2015, ripercorre la fortuna del genere dall’età rinascimentale fino al Novecento e documenta in capitoli tematici l’evoluzione del ritratto attingendo alle collezioni delle Fondazioni e operando, così, un singolare regesto di “illustrissimi” per la prima volta ricondotto ad unità.
Si inizia con una galleria di profili di universale maestà per poi transitare nella storia più recente con le effigi degli ultimi Medici, dei Lorena e dei Savoia, secondo una scansione che descrive le fasi della vicenda politica della Toscana, arricchita dalle eleganti effigi dei protagonisti del grand tour. La vena storicizzante dell’Ottocento romantico e naturalista è ben rappresentata da quadri di respiro narrativo. Nei successivi capitoli del libro il lessico famigliare lascia via via il campo agli approfondimenti psicologici propri del realismo e quindi agli estetismi di fine secolo in cui l’eleganza si intreccia, nel ritratto femminile, a giochi di seduzione. Agli autoritratti degli artisti si affiancano in mostra le immagini degli affetti (padri e madri, figli e consorti) in una sequenza di pose novecentesche, seguite poi da dipinti ispirati dalla quotidianità e dai ritratti di celebri letterati.
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Polistampa, 2015
A cura di:
Pagine: 176
Caratteristiche: ill. col., br.
Formato: 24x28
ISBN: 978-88-596-1514-9
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