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Utile e ricco vocabolario del dialetto pratese che comprende, oltre a una precisa lessicografia, una raccolta di detti e proverbi tipici del territorio. Gustosi, divertenti sono alcuni dei numerosi motti riportati, del tipo: “Tu mi (c)osti più di’ Serchio a’ Lucchesi”, “Fidati gl’era un bon’omo, Nontifidare gli era meglio”, “S’ha una miseria… la ci ruzzola anche ‘n salita”. Espressioni linguistiche che rivelano il “modo di essere”, la storia, i gusti di una gente e di una comunità. Il tutto con un’ampia sezione dedicata a parole e lemmi che rischiano ormai di scomparire, da “Abbadare” a “Zuzzerellone”, in un interessante progetto di recupero di una ricca tradizione linguistica ancora colma di suggestioni per lettori di ogni età.
Utile e ricco vocabolario del dialetto pratese che comprende, oltre a una precisa lessicografia, una raccolta di detti e proverbi tipici del territorio. Gustosi, divertenti sono alcuni dei numerosi motti riportati, del tipo: “Tu mi (c)osti più di’ Serchio a’ Lucchesi”, “Fidati gl’era un bon’omo, Nontifidare gli era meglio”, “S’ha una miseria… la ci ruzzola anche ‘n salita”. Espressioni linguistiche che rivelano il “modo di essere”, la storia, i gusti di una gente e di una comunità. Il tutto con un’ampia sezione dedicata a parole e lemmi che rischiano ormai di scomparire, da “Abbadare” a “Zuzzerellone”, in un interessante progetto di recupero di una ricca tradizione linguistica ancora colma di suggestioni per lettori di ogni età.
Carlo Zella, 2008
Pagine: 232
Caratteristiche: br.
Formato: 17x24
ISBN: 88-88433-21-X
Settori: