Storia una famiglia, di una città, di un territorio le cui vicende sono strettamente intrecciate con quelle della dominante Firenze e si snodano lungo i secoli in un processo di graduale maturazione di una coscienza regionale e nazionale. Storia di personaggi che si caratterizzano per la loro vivacità, per le loro eccellenze e in alcuni casi per i loro eccessi.
In antico spicca la figura di Monte di Andrea, “fattore” del grande mercante Francesco di Marco Datini e suo collaboratore stretto nel periodo cruciale del ritorno dall’esperienza avignonese. Alcuni secoli più tardi abbiamo la lunga sequela dei “gualchierai”, che si applicano con profitto a un’arte fondamentale per la nascita della moderna industria tessile pratese, legata alle caratteristiche morfologiche del paesaggio toscano e in particolare alla storia del fiume Bisenzio. Il Risorgimento ci consegna, in piena Toscana granducale, una personalità controcorrente come quella del medico “sovversivo” Niccola Angiolini, dalla vita travagliata e vissuta all’unisono con i leader rivoluzionari dell’epoca: i Mazzoni, i Vannucci, i Cironi. Infine, nell’Italia postunitaria, nel periodo che va dalla crisi di fine Ottocento alla Grande Guerra, trionfa il popolarissimo dottor Antonio Angiolini, medico dei poveri, deputato del Collegio di Prato per sei legislature e propugnatore della Direttissima.
Microstoria e macrostoria si fondono in un affresco colorito e mosso, che si appoggia a solide fonti inedite e a un rigoroso impianto narrativo.
«Ho letto questo libro con la voracità di chi desidera capire meglio il formarsi dei connotati di fondo della nostra Prato» (Giampiero Nigro).
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Storia una famiglia, di una città, di un territorio le cui vicende sono strettamente intrecciate con quelle della dominante Firenze e si snodano lungo i secoli in un processo di graduale maturazione di una coscienza regionale e nazionale. Storia di personaggi che si caratterizzano per la loro vivacità, per le loro eccellenze e in alcuni casi per i loro eccessi.
In antico spicca la figura di Monte di Andrea, “fattore” del grande mercante Francesco di Marco Datini e suo collaboratore stretto nel periodo cruciale del ritorno dall’esperienza avignonese. Alcuni secoli più tardi abbiamo la lunga sequela dei “gualchierai”, che si applicano con profitto a un’arte fondamentale per la nascita della moderna industria tessile pratese, legata alle caratteristiche morfologiche del paesaggio toscano e in particolare alla storia del fiume Bisenzio. Il Risorgimento ci consegna, in piena Toscana granducale, una personalità controcorrente come quella del medico “sovversivo” Niccola Angiolini, dalla vita travagliata e vissuta all’unisono con i leader rivoluzionari dell’epoca: i Mazzoni, i Vannucci, i Cironi. Infine, nell’Italia postunitaria, nel periodo che va dalla crisi di fine Ottocento alla Grande Guerra, trionfa il popolarissimo dottor Antonio Angiolini, medico dei poveri, deputato del Collegio di Prato per sei legislature e propugnatore della Direttissima.
Microstoria e macrostoria si fondono in un affresco colorito e mosso, che si appoggia a solide fonti inedite e a un rigoroso impianto narrativo.
«Ho letto questo libro con la voracità di chi desidera capire meglio il formarsi dei connotati di fondo della nostra Prato» (Giampiero Nigro).
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Carlo Zella, 2013
Pagine: 248
Caratteristiche: 59 tavv. col. f.t., br.
Formato: 17x24
ISBN: 978-88-88433-34-9
Collana:
Approfondimenti, 1
Settore: