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Il Mediterraneo tra Oriente e Occidente

Atti del seminario di studi. Firenze, Fondazione Spadolini Nuova Antologia, 2 dicembre 2011

8,50 € 10,00
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Le primavere arabe, con le loro contraddizioni e gli esiti diversi da paese a paese, hanno modificato gli equilibri da tempo consolidati nella sponda meridionale e orientale del Mediterraneo. Le prospettive sono tuttora incerte e – volendo rimanere nella metafora climatica – oscillano tra fermenti di rinascita primaverile e timori di lunghi inverni indotti dall’integralismo islamico. Fin d’ora appare chiaro comunque che le tante speranze suscitate dai movimenti di base si sono rivelate eccessive e sono state largamente disattese.
Tutto questo proprio in una fase particolarmente delicata per la costruzione dell’Europa nel suo insieme e per i paesi mediterranei del Vecchio Continente in particolare. I problemi del debito sovrano, esplosi nel corso degli ultimi anni, costringono la UE a riflettere su se stessa e ad affrontare le proprie contraddizioni, troppo a lungo ignorate e lasciate irrisolte. Il rischio che l’intera area mediterranea possa essere destabilizzata politicamente ed economicamente è tutt’altro che teorico.
Introdotti dal professor Cosimo Ceccuti e coordinati dal senatore Antonio Del Pennino, di questi argomenti hanno discusso il 2 dicembre, su iniziativa della Fondazione Spadolini, i giornalisti  Stefano Folli e Antonio Ferrari, gli esperti di geostrategia Giancarlo Elia Valori, Italico Santoro, Silverio Ianniello, Alia K. Nardini, Giorgio Rebuffa, Cosimo Risi, Gabriele Zito, l’economista Michele Bagella, il giurista Antonio Serra, il presidente dell’AGCI Rosario Altieri e il direttore della Federazione della Stampa Giancarlo Tartaglia. Ne è risultato un quadro complesso, ricco ad un tempo di opportunità e di contraddizioni: il Mediterraneo, a giudizio dei relatori, torna ad acquistare un’importanza strategica, a configurarsi come un’area in cui si confrontano delicati equilibri  e dove si gioca una partita decisiva per la stabilità globale. Una partita dal cui risultato dipendono non poco gli assetti futuri del pianeta, a cominciare dal tema di fondo che resta quello del mantenimento della pace.

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The Arab Springs, with their contradictions and the different results from country to country, have changed the long established balances in Mediterranean, southern, and eastern shore. The prospects are still uncertain and – using the climatic metaphor – oscillate between tumults of spring revival and fears of long winters brought by the Islamic fundamentalism. As of now it is clear, that all the hopes aroused by the basic movements turned out to be excessive and largely disregarded.
All this happens in a particularly delicate phase of the construction of Europe as a whole and of the Mediterranean countries of the Old Continent in particular. The sovereign debt problems, revealed during the last years, force the EU to reflect upon itself and to face its contradictions, too long ignored and left unresolved. The risk that the entire Mediterranean area may be politically and economically destabilized is far from theoretical.
Introduced by Professor Cosimo Ceccuti and coordinated by Senator Antonio Del Pennino, on December 2, on initiative of the Spadolini Foundation, debated about these subjects: journalists Stefano Folli and Antonio Ferrari, geostrategy experts Giancarlo Elia Valori, Italico Santoro, Silverio Ianniello, Alia K. Nardini, Giorgio Rebuffa, Cosimo Risi, Gabriele Zito, the economist Michele Bagella, the jurist Antonio Serra, the President of the AGCI Rosario Altieri and the Director of the Press Federation Giancarlo Tartaglia. The result has been of a complex picture, rich of opportunities and contradictions: the Mediterranean, according to the speakers, gains back a strategic importance, and begins to look as an area in which delicate balances confront themselves and a decisive game for the global stability has been played. The future structure of the planet, starting with the basic subject of the maintaining of peace, depends on this match.

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Polistampa, 2012

A cura di:

Pagine: 88

Caratteristiche: br.

paperback

Formato: 17x24

ISBN: 978-88-596-1132-5

Collana:
Biblioteca della Nuova Antologia | Fondazione Spadolini Nuova Antologia, 33

Settori:

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