
Firenze è stato un luogo centrale e insostituibile nei viaggi del Grand Tour dal ’700 al ’900. Non si contano le persone che della città hanno fatto dipinti e disegni, o che hanno deciso di lasciare testimonianza delle proprie predilezioni, scrivendo di amare o odiare il luogo, di apprezzarlo per la sua internazionalità o di detestarlo per il suo provincialismo.
Christian Andersen, Herman Hesse, Henry James, Stendhal, Richard Wagner e Oscar Wilde, ma anche intellettuali meno noti come Ernest Chausson, Anton Domenico Gabbiani, Hippolyte Taine: storie di visite memorabili, di percorsi della fantasia e dei corpi, sullo sfondo della città negli ultimi due secoli, a partire da immagini del crepuscolo mediceo.
Formato PDF
Firenze è stato un luogo centrale e insostituibile nei viaggi del Grand Tour dal ’700 al ’900. Non si contano le persone che della città hanno fatto dipinti e disegni, o che hanno deciso di lasciare testimonianza delle proprie predilezioni, scrivendo di amare o odiare il luogo, di apprezzarlo per la sua internazionalità o di detestarlo per il suo provincialismo.
Christian Andersen, Herman Hesse, Henry James, Stendhal, Richard Wagner e Oscar Wilde, ma anche intellettuali meno noti come Ernest Chausson, Anton Domenico Gabbiani, Hippolyte Taine: storie di visite memorabili, di percorsi della fantasia e dei corpi, sullo sfondo della città negli ultimi due secoli, a partire da immagini del crepuscolo mediceo.
Formato PDF
Mauro Pagliai, 2011
Pagine: 80
Caratteristiche: ill. b/n, formato pentagono, br.
Formato: 12x17
ISBN: 978-88-564-0144-8
Collana:
Le non guide, 3
Settori: