
Troppi passanti sfiorano il cuore
e non sanno di prenderlo anche se
con trafitture di respiro breve
ma che subitanea memoria puòtrafiggere di nuovo e preavviso
non c’è e neppure anestesia.
È quel braccio che si depone e s’apre
sul banco del bar e porta uno sguardoche non sai quanto riceva il tuo
e traversa una sua traiettoria
e non puoi sapere mai quale sia
la distanza dalla tua. È quellamano che smuove avida i capelli
e sembra tirarsi dietro gli occhi,
o la bocca che parla a labbra
chiuse in distacco ambiguoo stranamente dentro intimità.
Casuale a qualcuno si porge
un commento ed un’attenzione
che paiono perversi allontanareo arroventare inattesa
vicinanza a cui di rado
è ragionevole accostarsi
e (le) circostanze e (le) convenzionigettano spietate in un fossato
dove gli uni sugli altri vanno i rifiuti
inerti e fra le bucce di patate
rifulgono diamanti inascoltati.
Troppi passanti sfiorano il cuore
e non sanno di prenderlo anche se
con trafitture di respiro breve
ma che subitanea memoria puòtrafiggere di nuovo e preavviso
non c’è e neppure anestesia.
È quel braccio che si depone e s’apre
sul banco del bar e porta uno sguardoche non sai quanto riceva il tuo
e traversa una sua traiettoria
e non puoi sapere mai quale sia
la distanza dalla tua. È quellamano che smuove avida i capelli
e sembra tirarsi dietro gli occhi,
o la bocca che parla a labbra
chiuse in distacco ambiguoo stranamente dentro intimità.
Casuale a qualcuno si porge
un commento ed un’attenzione
che paiono perversi allontanareo arroventare inattesa
vicinanza a cui di rado
è ragionevole accostarsi
e (le) circostanze e (le) convenzionigettano spietate in un fossato
dove gli uni sugli altri vanno i rifiuti
inerti e fra le bucce di patate
rifulgono diamanti inascoltati.
Polistampa, 2011
Pagine: 152
Caratteristiche: br.
Formato: 15x21
ISBN: 978-88-596-0842-4
Settore: