È il completamento dell’opera in due volumi indivisibili pubblicata nel gennaio 2007 e avente per oggetto il censimento di 516 iscrizioni reperite all’interno delle mura trecentesche di Firenze. Il nostro secolo, pur proclamando la centralità della società della conoscenza, ne affida la memoria al mezzo elettronico, cioè al più labile degli strumenti. Sin dall’antichità altri mezzi sono stati utilizzati per tramandare notizie relative ai fatti e personaggi storici, culturali, religiosi. Fusi nel bronzo o incisi nella pietra, parlano ancora al cittadino che, passando, viene mosso a curiosità e cerca di decifrare lapidi frequentemente illeggibili per lo sporco accumulato e per l’erosione del tempo. Ma l’insieme dei fatti e dei personaggi maggiori o minori che le iscrizioni ricordano costituisce l’intima e forse più autentica storia di una città, dà spunto ad approfondimenti e può avviare ricerche, come accade per questo volume, terzo dell’originale e complessa opera Il rimembrar delle passate cose, dedicato interamente all’analisi e allo studio dei due Cartelloni apposti sulla facciata del palazzo di via Sant’Antonino da Vincenzo Viviani in onore del suo maestro Galileo.
Con alcuni scritti di Paolo Galluzzi, Marco Lastri, Clara Silva Roero.
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È il completamento dell’opera in due volumi indivisibili pubblicata nel gennaio 2007 e avente per oggetto il censimento di 516 iscrizioni reperite all’interno delle mura trecentesche di Firenze. Il nostro secolo, pur proclamando la centralità della società della conoscenza, ne affida la memoria al mezzo elettronico, cioè al più labile degli strumenti. Sin dall’antichità altri mezzi sono stati utilizzati per tramandare notizie relative ai fatti e personaggi storici, culturali, religiosi. Fusi nel bronzo o incisi nella pietra, parlano ancora al cittadino che, passando, viene mosso a curiosità e cerca di decifrare lapidi frequentemente illeggibili per lo sporco accumulato e per l’erosione del tempo. Ma l’insieme dei fatti e dei personaggi maggiori o minori che le iscrizioni ricordano costituisce l’intima e forse più autentica storia di una città, dà spunto ad approfondimenti e può avviare ricerche, come accade per questo volume, terzo dell’originale e complessa opera Il rimembrar delle passate cose, dedicato interamente all’analisi e allo studio dei due Cartelloni apposti sulla facciata del palazzo di via Sant’Antonino da Vincenzo Viviani in onore del suo maestro Galileo.
Con alcuni scritti di Paolo Galluzzi, Marco Lastri, Clara Silva Roero.
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Polistampa, 2009
Pagine: 296
Caratteristiche: ill. b/n, br.
Formato: 17x24
ISBN: 978-88-596-0321-4
Collana:
Testi e Studi, 18
Settori:
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