più nulla muove il sole né le stelle.
Tu che abitasti solo, queste svolte,
tu che vivesti qui come vissero
la peste nera e l’amore senza macchia,
il feroce cinghiale, il leone sedente,
torni a una terra che non fu mai tua.
Entri nel luogo come altre volte
e prepari di nuovo il fuggitivo
e propizio conforto che ti serba
nella posterità dell’alimento.
Sali una volta ancora a San Miniato.
Nel prospetto la luce si scompone
e d’un ricordo chiedi l’elemosina,
cosa solida e breve che smentisca
la triste condizione di viandante.
In questa raccolta combina più registri e stili, forgiandoli intorno ai temi a lui più cari: il trascorrere del tempo e la morte, pilastri fondamentali e ricorrenti in tutta la sua opera. Il libro, senza dubbio un itinerario pieno d’emozione, è organizzato in tre sezioni: la prima, ‘Ser y estar’, è una riflessione sull’appartenenza e sull’identità; segue ‘Tránsitos’, nettamente più intima della precedente; la terza e ultima, dal titolo italiano ‘Divieto di sosta’, è un vero e proprio viaggio sentimentale per lo stivale. Accanto a una scrittura cristallina e serena, l’autore adopera un tono colloquiale in cui la lingua colta non forza mai il timbro, anzi costituisce il veicolo più appropriato per parlare del dolore e di tutte le altre cose che inevitabilmente appartengono alla vita. Traspaiono così, e s’impongono, la realtà del mistero che circonda l’esistenza umana e la necessità di una conoscenza profonda della nostra vita interiore che solo la poesia è in grado di offrire.
Traduzione di Francesco Luti
più nulla muove il sole né le stelle.
Tu che abitasti solo, queste svolte,
tu che vivesti qui come vissero
la peste nera e l’amore senza macchia,
il feroce cinghiale, il leone sedente,
torni a una terra che non fu mai tua.
Entri nel luogo come altre volte
e prepari di nuovo il fuggitivo
e propizio conforto che ti serba
nella posterità dell’alimento.
Sali una volta ancora a San Miniato.
Nel prospetto la luce si scompone
e d’un ricordo chiedi l’elemosina,
cosa solida e breve che smentisca
la triste condizione di viandante.
In questa raccolta combina più registri e stili, forgiandoli intorno ai temi a lui più cari: il trascorrere del tempo e la morte, pilastri fondamentali e ricorrenti in tutta la sua opera. Il libro, senza dubbio un itinerario pieno d’emozione, è organizzato in tre sezioni: la prima, ‘Ser y estar’, è una riflessione sull’appartenenza e sull’identità; segue ‘Tránsitos’, nettamente più intima della precedente; la terza e ultima, dal titolo italiano ‘Divieto di sosta’, è un vero e proprio viaggio sentimentale per lo stivale. Accanto a una scrittura cristallina e serena, l’autore adopera un tono colloquiale in cui la lingua colta non forza mai il timbro, anzi costituisce il veicolo più appropriato per parlare del dolore e di tutte le altre cose che inevitabilmente appartengono alla vita. Traspaiono così, e s’impongono, la realtà del mistero che circonda l’esistenza umana e la necessità di una conoscenza profonda della nostra vita interiore che solo la poesia è in grado di offrire.
Traduzione di Francesco Luti
Mauro Pagliai, 2008
A cura di:
Pagine: 112
Caratteristiche: br.
Formato: 12x17
ISBN: 978-88-564-0052-6
Collana:
Biblioteca del Caffè | La Fiamma e il Cristallo, 22
Settore: