Di famiglia originaria della Svizzera francese, Josephine Kempter nacque a Torino il nel 1870. Donna raffinata e colta, era la moglie dell’ingegnere Francesco Rognetta che dal 1898 amministrava, oltre al celebre Grand Hotel Vallombrosa, la Società Ferroviaria Sant’Ellero - Saltino, quindi il trenino a cremagliera realizzato nel 1892 dal conte Giuseppe Telfener. Josephine si dedicò alla scrittura e alla pittura, ha lasciato infatti un’ampia collezione di affascinanti paesaggi di Saltino e Vallombrosa realizzati a olio o acquerello. Il volume, illustrato con alcuni di quei dipinti, ripropone l’originale cronaca di villeggiature e villeggianti che ella stessa concepì e scrisse, la cronaca di un luogo, Saltino e Vallombrosa, che viveva nei primi anni del Novecento un eccezionale momento di successo internazionale. Scritto in francese (lingua madre della famiglia Rognetta Kempter) nel 1951-52 come una sorta di diario della memoria e successivamente tradotta in italiano, il testo conserva ancora diversi francesismi. Successivamente la figlia Francesca (Fanny) aggiunse il capitolo Gabriele D’Annunzio. Questi dipinti e questi scritti rappresentano un eccezionale documento storico che entusiasmerà i numerosi villeggianti che ancora oggi scelgono quella stupenda località della montagna fiorentina.
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Di famiglia originaria della Svizzera francese, Josephine Kempter nacque a Torino il nel 1870. Donna raffinata e colta, era la moglie dell’ingegnere Francesco Rognetta che dal 1898 amministrava, oltre al celebre Grand Hotel Vallombrosa, la Società Ferroviaria Sant’Ellero - Saltino, quindi il trenino a cremagliera realizzato nel 1892 dal conte Giuseppe Telfener. Josephine si dedicò alla scrittura e alla pittura, ha lasciato infatti un’ampia collezione di affascinanti paesaggi di Saltino e Vallombrosa realizzati a olio o acquerello. Il volume, illustrato con alcuni di quei dipinti, ripropone l’originale cronaca di villeggiature e villeggianti che ella stessa concepì e scrisse, la cronaca di un luogo, Saltino e Vallombrosa, che viveva nei primi anni del Novecento un eccezionale momento di successo internazionale. Scritto in francese (lingua madre della famiglia Rognetta Kempter) nel 1951-52 come una sorta di diario della memoria e successivamente tradotta in italiano, il testo conserva ancora diversi francesismi. Successivamente la figlia Francesca (Fanny) aggiunse il capitolo Gabriele D’Annunzio. Questi dipinti e questi scritti rappresentano un eccezionale documento storico che entusiasmerà i numerosi villeggianti che ancora oggi scelgono quella stupenda località della montagna fiorentina.
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Polistampa, 2008
A cura di:
Pagine: 120
Caratteristiche: ill. col., br.
Formato: 12x16,5
ISBN: 978-88-596-0421-1
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