Spirito libero e anarcoide, Giovanni Bartolena (1866-1942) traduce le proprie inquietudini in un’arte inconfondibile.
Eredita dai grandi predecessori di area toscana, Fattori in primis, l’idea di un rapporto diretto col mondo da riprodurre, il senso etico dell’artista. Ne deriva un’arte “viva” in cui il vero è scoperto in tutta la sua ricchezza, anche negli aspetti più umili e quotidiani, in cui la semplificazione descrittiva porta alla spiritualizzazione del principio di realtà.
Dai macchiaioli eredita anche il senso del colore. Colori caldi e puri stesi direttamente dai tubetti, con un impeto fisico che ha fatto supporre una sorta di preveggenza gestuale, se non addirittura una precorritrice meditazione tachiste. L’organizzazione dell’immagine gli giunge per via spontanea, senza studio, secondo una geometrizzazione dello spazio libera da ogni precetto e una modulazione della luce che crea un tempo statico.
Il volume raccoglie circa un centinaio delle sue maggiori opere, pubblicate tutte a colori e a piena pagina. In apertura il saggio di Nicoletta Colombo Un novecentista sulle orme della Macchia. Concludono l’opera un testo biografico e una bibliografia aggiornata.
Prefazione di Sira Borgiotti
Spirito libero e anarcoide, Giovanni Bartolena (1866-1942) traduce le proprie inquietudini in un’arte inconfondibile.
Eredita dai grandi predecessori di area toscana, Fattori in primis, l’idea di un rapporto diretto col mondo da riprodurre, il senso etico dell’artista. Ne deriva un’arte “viva” in cui il vero è scoperto in tutta la sua ricchezza, anche negli aspetti più umili e quotidiani, in cui la semplificazione descrittiva porta alla spiritualizzazione del principio di realtà.
Dai macchiaioli eredita anche il senso del colore. Colori caldi e puri stesi direttamente dai tubetti, con un impeto fisico che ha fatto supporre una sorta di preveggenza gestuale, se non addirittura una precorritrice meditazione tachiste. L’organizzazione dell’immagine gli giunge per via spontanea, senza studio, secondo una geometrizzazione dello spazio libera da ogni precetto e una modulazione della luce che crea un tempo statico.
Il volume raccoglie circa un centinaio delle sue maggiori opere, pubblicate tutte a colori e a piena pagina. In apertura il saggio di Nicoletta Colombo Un novecentista sulle orme della Macchia. Concludono l’opera un testo biografico e una bibliografia aggiornata.
Prefazione di Sira Borgiotti
Mauro Pagliai, 2007
Pagine: 128
Caratteristiche: ill. col., br.
Formato: 17x24
ISBN: 978-88-564-0006-9
Collana:
I maestri della luce in Toscana | Collana di monografie d’arte dell’800 e del ’900, 3
Settore:
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