Se a volte soffri – e lo farai –
per chi ti ha amato e ti abbandona,
non portargli rancore né perdonalo:
l’astioso deforma la memoria
e in amore il perdono è solo una parola
che non si accorda mai a un sentimento.
Sopporta il tuo dolore in solitudine,
giacché persino il meritarsi l’avversità più grande
sarà giustificato solo se sarai stato
sleale alla tua coscienza, non scommettendo
soltanto sull’amore che ti offriva
il suo innocente splendore, i suoi intatti mondi.
La grande tradizione dei poeti andalusi, la più rilevante nel panorama spagnolo di tutti i tempi, prosegue anche grazie a Felipe Benítez Reyes. Appartenente al gruppo dei poeti denominati dalla critica “dell’esperienza”, Benítez Reyes ha saputo raccogliere il testimone lasciato dalla generazione precedente, quella dei lirici degli anni Cinquanta: Francisco Brines, Claudio Rodríguez, Jaime Gil de Biedma ed Ángel González.
Se a volte soffri – e lo farai –
per chi ti ha amato e ti abbandona,
non portargli rancore né perdonalo:
l’astioso deforma la memoria
e in amore il perdono è solo una parola
che non si accorda mai a un sentimento.
Sopporta il tuo dolore in solitudine,
giacché persino il meritarsi l’avversità più grande
sarà giustificato solo se sarai stato
sleale alla tua coscienza, non scommettendo
soltanto sull’amore che ti offriva
il suo innocente splendore, i suoi intatti mondi.
La grande tradizione dei poeti andalusi, la più rilevante nel panorama spagnolo di tutti i tempi, prosegue anche grazie a Felipe Benítez Reyes. Appartenente al gruppo dei poeti denominati dalla critica “dell’esperienza”, Benítez Reyes ha saputo raccogliere il testimone lasciato dalla generazione precedente, quella dei lirici degli anni Cinquanta: Francisco Brines, Claudio Rodríguez, Jaime Gil de Biedma ed Ángel González.
Mauro Pagliai, 2004
A cura di:
Pagine: 128
Caratteristiche: br.
br.
Formato: 12x17
ISBN: 88-8304-829-6
Collana:
Biblioteca del Caffè | La Fiamma e il Cristallo, 11
Settore: