In una forma che mescola la ricerca al racconto, questo libro ricostruisce con passione e ricchezza di particolari la vicenda urbanistica e sociale del villaggio Ina-Casa dell’Isolotto, un insediamento popolare edificato nella Firenze della ricostruzione post-bellica, assediata dai senza tetto e dalle lotte operaie, una città in fermento culturale per le iniziative sulla pace volute da Giorgio La Pira, sindaco della città durante quel periodo e grande sostenitore della realizzazione del quartiere.
Con la legge 43 del 1949, la cosiddetta legge Fanfani, l’Italia del dopoguerra si popola di nuovi quartieri per lavoratori. In poco tempo insediamenti progettati in tutta fretta atterrano come astronavi in territori ancora agricoli. In un attimo i luoghi conosciuti cambiano aspetto, in un attimo tutto si trasforma. Persone sconosciute iniziano ad abitare assieme, portandosi dietro i propri ricordi di sfollati, di sfrattati, di rimpatriati, di agricoltori. È l’inizio di un’avventura.
I quartieri Ina-Casa sono attualmente oggetto di studi e ricerche tesi a mettere in luce la necessità di salvaguardare e valorizzare questo vasto e variegato patrimonio di esperienze architettoniche ed urbanistiche del nostro dopoguerra. Fino ad oggi la realtà fiorentina non era stata indagata in maniera sistematica. Attraverso un approfondito lavoro sulle fonti storiche, archivistiche e orali, il libro ha inteso colmare questo vuoto. In particolare, grazie alla preziosa ricerca sui materiali iconografici realizzata da Lisa Ariani, per la prima volta è stato possibile ricostruire una mappa precisa delle opere di progettisti significativi per la storia dell’architettura moderna italiana (Del Debbio, Fagnoni, Michelucci, Vaccaro, etc.).
Elaborazione e ricerca dei materiali iconografici di Lisa Ariani. Presentazioni di Eros Cruccolini, Elisabetta Masciarelli, Giancarlo Paba.
Formato PDF
In una forma che mescola la ricerca al racconto, questo libro ricostruisce con passione e ricchezza di particolari la vicenda urbanistica e sociale del villaggio Ina-Casa dell’Isolotto, un insediamento popolare edificato nella Firenze della ricostruzione post-bellica, assediata dai senza tetto e dalle lotte operaie, una città in fermento culturale per le iniziative sulla pace volute da Giorgio La Pira, sindaco della città durante quel periodo e grande sostenitore della realizzazione del quartiere.
Con la legge 43 del 1949, la cosiddetta legge Fanfani, l’Italia del dopoguerra si popola di nuovi quartieri per lavoratori. In poco tempo insediamenti progettati in tutta fretta atterrano come astronavi in territori ancora agricoli. In un attimo i luoghi conosciuti cambiano aspetto, in un attimo tutto si trasforma. Persone sconosciute iniziano ad abitare assieme, portandosi dietro i propri ricordi di sfollati, di sfrattati, di rimpatriati, di agricoltori. È l’inizio di un’avventura.
I quartieri Ina-Casa sono attualmente oggetto di studi e ricerche tesi a mettere in luce la necessità di salvaguardare e valorizzare questo vasto e variegato patrimonio di esperienze architettoniche ed urbanistiche del nostro dopoguerra. Fino ad oggi la realtà fiorentina non era stata indagata in maniera sistematica. Attraverso un approfondito lavoro sulle fonti storiche, archivistiche e orali, il libro ha inteso colmare questo vuoto. In particolare, grazie alla preziosa ricerca sui materiali iconografici realizzata da Lisa Ariani, per la prima volta è stato possibile ricostruire una mappa precisa delle opere di progettisti significativi per la storia dell’architettura moderna italiana (Del Debbio, Fagnoni, Michelucci, Vaccaro, etc.).
Elaborazione e ricerca dei materiali iconografici di Lisa Ariani. Presentazioni di Eros Cruccolini, Elisabetta Masciarelli, Giancarlo Paba.
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Polistampa, 2004
Pagine: 144
Caratteristiche: ill. b/n, br.
Formato: 23x22
ISBN: 978-88-8304-712-1
Settori: