Degrado, miseria, ignoranza, uniti ad un forte, quasi esasperato, senso di appartenenza, sono la causa di una vita bruscamente interrotta: quella di Salvatore Misdea. La storia del disgraziato militare calabrese che, appena ventenne, compie una strage in una caserma di Napoli, non poteva non attirare l’attenzione di uno dei più brillanti giornalisti di fine Ottocento.
Così Edoardo Scarfoglio prende in mano “il caso Misdea” e ne fa una narrazione tutta personale, un romanzo che, attraverso la vis polemica dell’autore, si muove tra intenti naturalistici e il pamphlet, trasformandosi quasi in un atto di accusa contro la società e in difesa delle teorie scientifiche con le quali l’antropologo Cesare Lombroso, perito di parte al processo contro Misdea, cercherà di dimostrare l’ineluttabile destino criminale dell’imputato.
A riprova del clamore che il fatto di cronaca prima, il processo e l’esecuzione finale poi, suscitarono sull’opinione pubblica, il testo narrativo è corredato da un’Appendice che raccoglie una serie di articoli tratti da alcuni giornali dell’epoca.
Con la pubblicazione di questo romanzo, mai uscito in volume, lo studio sull’attività narrativa del giovane Scarfoglio, considerata in tono minore rispetto alla più conclamata attività di critico e giornalista, si arricchisce ulteriormente approfondendo la comprensione dello stile scrittorio di una delle più promettenti “penne”, quale è stato Scarfoglio nel panorama letterario italiano ottocentesco.
Degrado, miseria, ignoranza, uniti ad un forte, quasi esasperato, senso di appartenenza, sono la causa di una vita bruscamente interrotta: quella di Salvatore Misdea. La storia del disgraziato militare calabrese che, appena ventenne, compie una strage in una caserma di Napoli, non poteva non attirare l’attenzione di uno dei più brillanti giornalisti di fine Ottocento.
Così Edoardo Scarfoglio prende in mano “il caso Misdea” e ne fa una narrazione tutta personale, un romanzo che, attraverso la vis polemica dell’autore, si muove tra intenti naturalistici e il pamphlet, trasformandosi quasi in un atto di accusa contro la società e in difesa delle teorie scientifiche con le quali l’antropologo Cesare Lombroso, perito di parte al processo contro Misdea, cercherà di dimostrare l’ineluttabile destino criminale dell’imputato.
A riprova del clamore che il fatto di cronaca prima, il processo e l’esecuzione finale poi, suscitarono sull’opinione pubblica, il testo narrativo è corredato da un’Appendice che raccoglie una serie di articoli tratti da alcuni giornali dell’epoca.
Con la pubblicazione di questo romanzo, mai uscito in volume, lo studio sull’attività narrativa del giovane Scarfoglio, considerata in tono minore rispetto alla più conclamata attività di critico e giornalista, si arricchisce ulteriormente approfondendo la comprensione dello stile scrittorio di una delle più promettenti “penne”, quale è stato Scarfoglio nel panorama letterario italiano ottocentesco.
Polistampa, 2003
A cura di:
Pagine: 260
Caratteristiche: ill. b/n, br.
Formato: 14,5x21
ISBN: 978-88-8304-587-5
Collana:
Biblioteca di Medicina & Storia, 3
Settori: