Nato a Paganica (L’Aquila) nel 1860, scrittore e
giornalista, visse a Chieti. Si stabilì successivamente a Roma per terminare
gli studi e, proprio nella capitale, cominciò a farsi apprezzare come critico
letterario.
Fondò numerosi giornali, tra i quali: «Il Corriere di Roma», «Il Corriere di
Napoli» e «Il Mattino». A Napoli collaborò con Di Giacomo, Russo, D’Annunzio e
Matilde Serao (che divenne sua moglie).
Fu un acerrimo nemico dei partiti radicali e dei socialisti; un antidemocratico
e fervente nazionalista che teorizzò per l’Italia un avvenire imperialistico,
anche se era cosciente delle difficoltà e dell’arretratezza del paese.
Scrisse Il Processo di Frine, storia
di un processo intentato a una donna bellissima, accusata di omicidio, dal
quale Alessandro Blasetti (nel 1952) trasse un episodio del film “Altri tempi”,
con Gina Lollobrigida e Vittorio De Sica.
Abbandonato dalla moglie, Scarfoglio morì a Napoli nel 1917.
Nato a Paganica (L’Aquila) nel 1860, scrittore e
giornalista, visse a Chieti. Si stabilì successivamente a Roma per terminare
gli studi e, proprio nella capitale, cominciò a farsi apprezzare come critico
letterario.
Fondò numerosi giornali, tra i quali: «Il Corriere di Roma», «Il Corriere di
Napoli» e «Il Mattino». A Napoli collaborò con Di Giacomo, Russo, D’Annunzio e
Matilde Serao (che divenne sua moglie).
Fu un acerrimo nemico dei partiti radicali e dei socialisti; un antidemocratico
e fervente nazionalista che teorizzò per l’Italia un avvenire imperialistico,
anche se era cosciente delle difficoltà e dell’arretratezza del paese.
Scrisse Il Processo di Frine, storia
di un processo intentato a una donna bellissima, accusata di omicidio, dal
quale Alessandro Blasetti (nel 1952) trasse un episodio del film “Altri tempi”,
con Gina Lollobrigida e Vittorio De Sica.
Abbandonato dalla moglie, Scarfoglio morì a Napoli nel 1917.