I racconti pubblicati in questo volume riuniscono l’edizione integrale dei racconti di Rolando Viani pubblicati in vita dall’autore, con la sola aggiunta di quattro testi rari recuperati da Fabio Flego e già apparsi nel volume Pensieri di vetro (Viareggio, 1997).
Viani era viareggino, figlio di un maestro d’ascia: è stato radiotelegrafista navale e poi bagnino. Cultura singolare per un autodidatta: leggeva Husserl, Piaget, Lévy-Strauss, oltre che Joyce e Faulkner. Suoi tutori letterari furono Bilenchi e Vittorini.
Ha raccontato le tensioni vitali di un gruppo di adolescenti in attesa di cogliere il raggio verde nella vita: penosi rimuginii d’inverno, le avventure d’estate, mare e caldo di spiaggia. Avvolgono questa vita di poveri ragazzi in cerca di denaro, di lavoro, il pallore e il turgore inesprimibile della vita di provincia. Eppure, in Viani c’è un’irrequietezza fisica, sensuale – lo starsi addosso fra ragazzi d’una stessa banda, l’annusarsi reciproco – che cresce via via come una violenza sulle parole, sempre limpide, ma agite da una scontrosità di tono morale. Questa la sua originalità. E anche il fiato epico, la goccia amara della fatalità, propri di chi sa raccontare di misura, come era stato per un Saroyan.
I racconti pubblicati in questo volume riuniscono l’edizione integrale dei racconti di Rolando Viani pubblicati in vita dall’autore, con la sola aggiunta di quattro testi rari recuperati da Fabio Flego e già apparsi nel volume Pensieri di vetro (Viareggio, 1997).
Viani era viareggino, figlio di un maestro d’ascia: è stato radiotelegrafista navale e poi bagnino. Cultura singolare per un autodidatta: leggeva Husserl, Piaget, Lévy-Strauss, oltre che Joyce e Faulkner. Suoi tutori letterari furono Bilenchi e Vittorini.
Ha raccontato le tensioni vitali di un gruppo di adolescenti in attesa di cogliere il raggio verde nella vita: penosi rimuginii d’inverno, le avventure d’estate, mare e caldo di spiaggia. Avvolgono questa vita di poveri ragazzi in cerca di denaro, di lavoro, il pallore e il turgore inesprimibile della vita di provincia. Eppure, in Viani c’è un’irrequietezza fisica, sensuale – lo starsi addosso fra ragazzi d’una stessa banda, l’annusarsi reciproco – che cresce via via come una violenza sulle parole, sempre limpide, ma agite da una scontrosità di tono morale. Questa la sua originalità. E anche il fiato epico, la goccia amara della fatalità, propri di chi sa raccontare di misura, come era stato per un Saroyan.
Mauro Pagliai, 2000
Pagine: 368
Caratteristiche: br.
Formato: 13,5X20
ISBN: 978-88-8304-188-4
Collana:
Biblioteca di Letteratura, 3
Settore: