Vittorio Tolu è nato ad Atzara (Nuoro) nel 1937, ma vive e
lavora a Firenze. Si accosta fin da giovanissimo, fra il 1957 e il 1958, ai
movimenti d’avanguardia che in quel periodo erano dominati dalla ricerca
informale. Inizia così a frequentare la galleria Numero a Firenze e a
partecipare, invitato da Fiamma Vigo, ad alcune mostre collettive e personali
in Italia e all’estero. Nel 1967 contribuisce con artisti di varie città alla
formazione del gruppo “Set di Numero”, il cui lavoro è caratterizzato prevalentemente
dall’adesione a un astrattismo spazio-oggettuale. Tra il 1969 e il 1970 fa
parte del gruppo “F1” di Firenze. Nel 1972 vince il I Premio Internazionale
“Joan Mirò” a Barcellona. Dal 1969 al 1972 realizza due libri – Megalopolis e Planet
& extra-planet – di ispirazione geometrico-concettuale; da qui inizia
a realizzare libri-oggetto e libri-scultura, di cui nel 1994 espone numerosi
esemplari nella personale Libri & oggetti. 1965-1994 presso la
Tribuna Dantesca della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Durante tutti
gli anni Settanta si dedica a una pittura di carattere minimale-concettuale, ma
successivamente recupera una sorta di figuratività caratterizzata da echi archetipici
e venature surreali, e si dedica intensamente alla scultura, producendo anche
gioielli realizzati con un’ampia varietà di materiali; nel 2001 partecipa alle
mostre L’arte del gioiello e il gioiello d’artista dal ’900 ad oggi (Museo
degli Argenti di Palazzo Pitti) e L’immagine e la parola. Piero Santi e
l’arte a Firenze dal 1950 al 1975 (Musei Civici di San Gimignano).
Vittorio
Tolu was born in Atzara (Nuoro) in 1937, but lives and works in Florence. From
a very young age began to frequent the Numero gallery in Florence and to
participate, invited by Fiamma Vigo, in some collective and personal
exhibitions in Italy and abroad. In 1967 he contributed with artists from
various cities to the formation of the "Set di Numero" group, whose
work is mainly characterized by its adherence to a space-object abstractionism.
Between 1969 and 1970 he was part of the "F1" group in Florence. In
1972 he won the 1st International “Joan Mirò” Prize in Barcelona. Later
in the 70s he dedicated
himself to minimal-conceptual painting, but subsequently recovered a sort of
figurativity characterized by archetypal echoes and surreal veins, devoting himself intensely to sculpture.
In 2001, he participated in the exhibitions L’arte del gioiello e il gioiello d’artista dal ’900 ad oggi (Silver
Museum of Palazzo Pitti) and L’immagine e la parola. Piero Santi e l’arte a Firenze dal 1950 al 1975 (Civic Museums of San Gimignano).