Giovanni Righi Parenti (Siena, 1923-2006) è ricordato soprattutto come studioso
della storia senese e toscana e particolarmente di quella legata alla cucina,
ma era anche capace autore di delicati acquerelli e poeta. “Giovanni Righi
Parenti, tra i decani e senatori della gastronomia italiana del secolo, è il
più sinceramente ‘affettuoso’ verso la materia prima del proprio scrivere: il
buon cibo. Tutte le sue ricette, semplici e ghiotte, attente ad ogni
ingrediente anche minore della preparazione – la punta di rosmarino, lo spicchietto
d’aglio, la nepitella e la mentuccia, il goccio d’olio d’oliva non solo
extravergine ma di quello ‘bono’ di frantoio – partono da un presupposto
amoroso, il piacere e la nobiltà del mangiar bene e del ben cucinare come si
deve” (Giovanni Goria).
Giovanni Righi Parenti (Siena, 1923-2006) is remembered above all as a scholar of Sienese and Tuscan history, but he was also a capable artist of delicate watercolors and a poet. “Giovanni Righi Parenti, among the deans and senators of Italian gastronomy of the century, is the most sincerely 'affectionate' towards the raw material of his writing: good food. All his recipes, simple and delicious, attentive to every ingredient, even the minor one, in the preparation - the tip of rosemary, the clove of garlic, the catmint and the mint, the drop of olive oil, not only extra virgin but of that bono' di frantoio – start from a loving premise, the pleasure and nobility of eating well and cooking properly” (Giovanni Goria).