Elena Taddia, storica, svolge attività di ricerca con un
particolare interesse per la valorizzazione del patrimonio archivistico.
Laureata in Storia a Genova, si è trasferita a Parigi dove si è specializzata
all’Ecole des Hautes Études en Sciences Sociales e ha ottenuto nel 2007 un
dottorato di ricerca all’École Normale Supérieure di Lione. È stata borsista e
visiting fellow in varie istituzioni in Europa e America e coordinatrice di
progetti alla Reggia di Versailles. Autrice e curatrice di numerose
pubblicazioni scientifiche in italiano, francese e inglese, si interessa alla
storia culturale dell’età moderna, con particolare attenzione alla storia del crimine
e del corpo.
Nel 2019 pubblica con l’editore Pagliai il suo primo romanzo intitolato L’occhio di Rubens, dove, partendo da
manoscritti anche inediti dagli archivi genovesi, unisce storia e fiction,
sullo sfondo di una Genova tra luci e ombre nella sua stagione più ricca a
cavallo tra Cinque e Seicento.
Elena Taddia, storica, svolge attività di ricerca con un
particolare interesse per la valorizzazione del patrimonio archivistico.
Laureata in Storia a Genova, si è trasferita a Parigi dove si è specializzata
all’Ecole des Hautes Études en Sciences Sociales e ha ottenuto nel 2007 un
dottorato di ricerca all’École Normale Supérieure di Lione. È stata borsista e
visiting fellow in varie istituzioni in Europa e America e coordinatrice di
progetti alla Reggia di Versailles. Autrice e curatrice di numerose
pubblicazioni scientifiche in italiano, francese e inglese, si interessa alla
storia culturale dell’età moderna, con particolare attenzione alla storia del crimine
e del corpo.
Nel 2019 pubblica con l’editore Pagliai il suo primo romanzo intitolato L’occhio di Rubens, dove, partendo da
manoscritti anche inediti dagli archivi genovesi, unisce storia e fiction,
sullo sfondo di una Genova tra luci e ombre nella sua stagione più ricca a
cavallo tra Cinque e Seicento.