Una delle menti più brillanti della comunità scientifica italiana, prima donna a dirigere un osservatorio astronomico, Margherita Hack (Firenze, 12 giugno 1922 - Trieste, 29 giugno 2013) ha svolto anche un’importante attività di divulgazione. Si è laureata in Fisica nel capoluogo toscano con una tesi di astrofisica sulle cefeidi, una classe di stelle variabili. Il lavoro fu svolto all’Osservatorio astronomico di Arcetri dove cominciò a occuparsi di spettroscopia stellare, quello che sarebbe diventato il suo principale campo di ricerca. Dopo aver insegnato presso le università di Firenze e di Milano, nel 1964 fu chiamata a insegnare all’ateneo di Trieste diventando direttore dell’Osservatorio astronomico della città. Alla scrittura di trattati scientifici, alcuin dei quali considerati fondamentali dalla società scientifica internazionale, ha sempre alternato quella di testi rivolti al più largo pubblico.
Una delle menti più brillanti della comunità scientifica italiana, prima donna a dirigere un osservatorio astronomico, Margherita Hack (Firenze, 12 giugno 1922 - Trieste, 29 giugno 2013) ha svolto anche un’importante attività di divulgazione. Si è laureata in Fisica nel capoluogo toscano con una tesi di astrofisica sulle cefeidi, una classe di stelle variabili. Il lavoro fu svolto all’Osservatorio astronomico di Arcetri dove cominciò a occuparsi di spettroscopia stellare, quello che sarebbe diventato il suo principale campo di ricerca. Dopo aver insegnato presso le università di Firenze e di Milano, nel 1964 fu chiamata a insegnare all’ateneo di Trieste diventando direttore dell’Osservatorio astronomico della città. Alla scrittura di trattati scientifici, alcuin dei quali considerati fondamentali dalla società scientifica internazionale, ha sempre alternato quella di testi rivolti al più largo pubblico.