“Claudio Magris, intellettuale europeo - Dialoghi e prospettive” è il titolo intorno al quale diversi studiosi si incontreranno nel prossimo...
“Claudio Magris, intellettuale europeo - Dialoghi e prospettive”
è il titolo intorno al quale diversi studiosi si incontreranno nel prossimo appuntamento
internazionale a Firenze (25 - 26 settembre), dedicato a uno dei maggiori scrittori
e pensatori di questa nostra tormentata stagione. Numerosi i patrocini dell’iniziativa,
fra cui ll’Universitàl di Firenze, l’Unione Europea, il Gabinetto Vieusseux. Claudio
Magris, in ragione di tre forti mallevadorie fiorentine – Giuseppe Bevilacqua, Maria
Fancelli ed Ernestina Pellegrini – è sempre stato vicino a Firenze e già accolto
in Palazzo Vecchio. Fra i numerosi relatori vi saranno Enza Biagini, Pietro Clemente,
Paolo Di Paolo, Luca Doninelli, Ulla Musarra-Schrøder, Rita Svandrlik.Va detto che,
ancora una volta, questa attenzione ruota soprattutto sull’impegno di Ernestina
Pellegrini, inesauribile studiosa di Magris (ne ha curato i due “Meridiani”)e agli
amici del periodico di letteratura “il Portolano” (edito da Polistampa di Mauro
e Antonio Pagliai); rivista che ha sempre posto attenzione alla produzione letteraria
di Magris, confermata da questo ultimo numero monografico che sarà presentato in
Sala Ferri al Vieusseux. E se oggi il Fondo Magris è ben collocato nell’Archivio
Contemporaneo del Vieusseux che Alessandro Bonsanti volle attivare in Palazzo Corsini-Suarez,
è anche in ragione di questa continuità di impegno. Potremmo chiederci se questo
di oggi sia un rito utile ed opportuno. Potremmo interrogarci su che cosa Firenze
sia oggi nello scenario culturale del nostro Paese e in Europa rispetto ad altre
stagioni più fortunate. Potremmo infine persino dubitare del rapporto fra il nostro
Autore e questa città.
Ebbene, siamo del parere che il saldo di queste riflessioni sia assolutamente positivo.
A chi guardare in questa incerta Europa se non a intellettuali come Magris, residua
garanzia di riserva di civiltà? Ed ancora, va ricordato come la donazione delle
Carte Magris all’Archivio Bonsanti ha avuto soluzione grazie al lavoro di inventariazione
e valorizzazione reso possibile dai fondi del progetto ministeriale PRIN, coordinato
da Federico Fastelli e Luigi Marfè.
Il Portolano, periodico di letteratura presente fin dagli anni Novanta, ha svolto
e svolge quella funzione che fu delle indimenticabili riviste del Novecento a Firenze,
preziosi contenitori e moltiplicatori di cultura, che videro protagonisti come Papini,
Prezzolini, Montale, Luzi, Bonsanti. La cultura è forse rimasta l’unico filo sottile
a cui siamo legati, nello scenario potenzialmente apocalittico che ci circonda.
Un “dì di festa” dunque questo incontro, del quale siamo grati a Claudio Magris
e a chi l’ha reso possibile.
Data recensione: 20/09/2025
Testata Giornalistica: La Nazione
Autore: Francesco Gurrieri