Lorenzo Sartorio ha raccolto in questo volume di carattere divulgativo, di cui ha curato anche gli apparati fotografici
Il volume di Lorenzo Sartorio ci trasporta all’interno di
diciotto opere paesaggistiche che, da Nord a Sud, sono capaci ancora oggi di
sorprendere per i numerosi interrogativi che sollecitano
Lorenzo Sartorio ha raccolto in questo volume di carattere divulgativo, di cui
ha curato anche gli apparati fotografici, diciotto giardini italiani capaci
ancora oggi di sorprendere per i numerosi interrogativi che sollecitano. Il
volume si struttura in quattro sezioni: Giganti, mostri e altre creature;
Esoterici percorsi; Le vie dei labirinti; Sentieri di favola e incanto.
Come scrive l’autore: «L’Italia, in pieno Rinascimento, vide il sorgere di una
particolare tipologia di giardino, quello appunto all’italiana, nel quale la
cultura umanistica trovò un nuovo modo di esprimersi grazie alla riscoperta
della classicità (…). In questo contesto, il rinnovato interesse verso la
sapienza ermetica e la filosofia platonica portò alla creazione di modelli
ancora più peculiari, (…) di non facile comprensione se non per un nucleo
ristretto di iniziati. Un ruolo fondamentale per questa rinnovata concezione
del giardino la ebbe anche la pubblicazione, nel 1499, del libro
Hypnerotomachia Poliphili a opera dell’editore veneziano Aldo Manuzio, scritto
dal frate libertino Francesco Colonna, in cui il protagonista compie in sogno
un vero e proprio viaggio iniziatico alla ricerca della propria amata, la ninfa
Polia. Inutile dire che i due nelle loro peregrinazioni si troveranno a
visitare diverse tipologie di giardini».
Oltre a celeberrimi esempi antichi (come il Parco della Villa Medicea di
Pratolino o il Sacro Bosco di Bomarzo) e moderni (come il Giardino dei Tarocchi
di Niki de Saint Phalle a Capalbio), il volume propone anche casi meno noti
come il Castello Incantato di Filippo Bentivegna a Sciacca, rilevato nel 1973
dalla Regione Siciliana dopo anni di degrado e abbandono. Di grande fascino
appare il percorso nei giardini massonici sette-ottocenteschi, alla cui
tipologia appartengono il Giardino dei Ciucioi a Lavis, poco lontano da Trento,
quello jappelliano di Villa Cittadella Vigodarzere Valmarana vicino a Padova e
il celebre Giardino Torrigiani fiorentino. Un capitolo a parte è rappresentato
dal grande tema del labirinto, di cui vengono proposti i casi di Villa Pisani
in Veneto, della Masone in Emilia e del castello di Donna Fugata in Sicilia,
oltre al letterario Labirinto Borges presso la veneziana Fondazione Cini.
Data recensione: 04/04/2025
Testata Giornalistica: Il Giornale dell’Arte
Autore: Elena Franzoia