(ANSA) - FIRENZE, 2 NOV - Un carteggio lungo quasi 30 anni, fatto di oltre 900 lettere, quello tra Giorgio La Pira e Amintore Fanfani...
In due volumi, editi da Polistampa, raccolte quasi 400
lettere
(ANSA) - FIRENZE, 2 NOV - Un carteggio lungo quasi 30 anni, fatto di oltre 900
lettere, quello tra Giorgio La Pira e Amintore Fanfani, uno dei sodalizi più
duraturi e significativi nella storia politica dell’Italia repubblicana.
Un rapporto fondato su una sincera amicizia, intensificata negli anni romani
dell’Assemblea costituente e poi al ministero del Lavoro, con il politico
aretino ministro e La Pira sottosegretario. A raccogliere buona parte di questa
corrispondenza, conservata alla Fondazione La Pira, sono stati Agostino
Giovagnoli e Federico Perini in due volumi editi da Polistampa, ‘Anarchico, a
Dio solo soggetto’. Un dialogo ininterrotto che parte dal 1949 e va avanti fino
al 1977, anno della morte dell’ex sindaco di Firenze.
Sono 394 le lettere pubblicate, a cui si aggiungono 48 appunti ‘a margine’ di
La Pira sul contenuto delle stesse, tutte trascritte e annotate da Federico
Perini. Un epistolario ‘senza filtri’ non solo su questioni di politica
fiorentina, ma anche italiane e internazionali: dalla Guerra fredda al processo
di decolonizzazione di Africa e America Latina, passando per il Vietnam, il
processo di integrazione europea e il Concilio Vaticano II. Tutti avvenimenti
che da La Pira vengono letti nella chiave di un ‘nuovo ed accelerato moto
storico globale’.
La Pira vede delinearsi la possibilità di una pace mondiale, identificando nell’amico
Fanfani la sola figura che può mettere in correlazione la distensione mondiale
e disarmo con la nuova fase post conciliare della Chiesa.
Non sempre le vedute tra i due coincidono, anzi talvolta divergono in maniera
evidente, come sottolinea anche Giovagnoli nell’introduzione all’opera. A
partire dalla scelta di La Pira di diventare sindaco di Firenze, nel 1951, non
condivisa da Fanfani. Di contro, l’unità di intenti raggiunge una particolare
intensità nel 1958, quando il politico aretino, già segretario della Dc diventa
presidente del Consiglio e ministro degli Esteri. Due gli eventi che suggellano
la ritrovata e forte intesa: l’incontro di Fanfani con papa Giovanni XXIII nel
giorno di Natale, ma soprattutto il pellegrinaggio a Lourdes nel febbraio
precedente, che diventerà un riferimento quasi costante, ‘il patto di Lourdes’
nelle lettere di La Pira all’amico.
Nei due volumi sono presenti anche un indice generale comprensivo dei riferimenti
archivistici e una breve sintesi dei contenuti di ogni lettera, oltre a un Qr
code per avere accesso ai documenti in formato digitale. (ANSA)
Data recensione: 02/11/2024
Testata Giornalistica: Ansa
Autore: ––