Un noir moderno al femminile, che è anche riflessione sull’identità e sul senso di appartenenza, e l’autobiografia immaginaria...
Margot Marrone e Guido Barbagli sono i primi due autori
pubblicati sotto la direzione della giornalista e scrittrice fiorentina
Un noir moderno al femminile, che è anche riflessione sull’identità e sul senso
di appartenenza, e l’autobiografia immaginaria (ma non troppo) di un medico di
successo, narrata dalla voce della sua badante. Due nuove uscite con cui
l’editore Noripios si confronta ora con la narrativa di stampo più classico,
ora coi territori sfumati della “non fiction”. Gli alberi muovono il vento (pp.
218, euro 15), opera dell’esordiente Margot Marrone, è in libreria dal 1°
luglio, mentre Diario di una badante di Guido Barbagli, già autore del
fortunato Non sei nessuno (2009), è in uscita a settembre. Noripios è una casa
editrice fondata nel 2011 dal traduttore David Iori. Nel 2013 è stata assorbita
dal gruppo editoriale Polistampa. Si concentra esclusivamente sulla narrativa,
in due collane dedicate una agli autori italiani, l’altra a quelli stranieri.
Nella prima sono stati pubblicati, a partire dal 2013, Guido Bellatti Ceccoli,
Emiliano Gucci, David Leone, Laura Del Lama e Umberto Nardella. Caterina
Ceccuti, giornalista scrittrice legata al quotidiano «La Nazione» e alla
Fondazione Spadolini Nuova Antologia, ha assunto la direzione della collana lo
scorso gennaio.
“La narrativa contemporanea italiana”, spiega, “ha bisogno di uno spazio in cui
gli autori abbiano la possibilità di dare respiro alla propria capacità
creativa. Liberi dalla retorica, dalle logiche di mercato e da una certa
identità sociale che spesso ne condizionano le modalità di espressione, la
scelta dei temi da trattare e persino del linguaggio da usare. Noripios intende
essere questo spazio: una casa (editrice) in cui le catene che imbrigliano
l’immaginazione dello scrittore e, di conseguenza, del lettore perdano il
proprio potere costrittivo e si lasci finalmente libero spazio all’emozione
forte, quella che circonda il narratore e ne alimenta l’essenza interiore.
Margot Marrone e Guido Barbagli sono due autori profondamente diversi, tanto
nello stile quanto nelle scelte narrative, che però ben incarnano quella
capacità di raccontarsi e di raccontare il proprio tempo”. Margot Marrone, nata
in Francia nel 1970, vive in Danimarca dove si dedica a tempo pieno alla
scrittura. Il suo romanzo d’esordio ruota attorno a Marguerite e Maya, vecchie
amiche che s’incontrano dopo tanto tempo. I sogni di Maya, inquietanti e
minacciosi, sembrano anticipare alcuni fatti di sangue che effettivamente si
verificano nei dintorni. Si tratta forse di premonizioni? O esiste una
spiegazione più razionale, ma non per questo meno paurosa? La scoperta della
verità, come spesso accade, non sarà indolore. Il dolore traspare anche da
molte pagine del Diario di una badante: è la sofferenza del chirurgo Francesco
Bartolini dovuta alle difficoltà lavorative, alla lotta contro un ambiente
accademico chiuso e ostile, ai drammi familiari come la tossicodipendenza del
figlio primogenito. La sua vicenda è esemplare, nei momenti di delusione e
rabbia, come in quelli di felicità e speranza, e assume una valenza
generazionale grazie ai numerosi contrappunti storici in cui sembra di rivivere
grandi avvenimenti del Novecento, in particolare gli anni della contestazione e
la rivoluzione del ’68.
Data recensione: 05/07/2024
Testata Giornalistica: La Nazione.it
Autore: Maurizio Costanzo