Si tiene oggi alle 18 a Palazzo Buonamici la presentazione del nuovo libro di Roberto Baldi “C’era una volta Prato”. Il libro...
Presentazione del libro “C’era una volta Prato” di Roberto
Baldi a Palazzo Buonamici, con introduzione di Luigi Caroppo e Edoardo Nesi. Un
viaggio nella storia della città, raccontata con nostalgia e affetto, che offre
spunti di riflessione sul presente
Si tiene oggi alle 18 a Palazzo Buonamici la presentazione del nuovo libro di
Roberto Baldi “C’era una volta Prato”. Il libro è accompagnato dall’introduzione
del vicedirettore de La Nazione Luigi Caroppo e del premio Strega Edoardo Nesi.
Sarà un viaggio nella storia di Prato con le parole di Roberto Baldi. Poi
spazio al buffet con prodotti del territorio e alla corale S. Martino che
allieterà la serata. Il volume, già in vendita nelle librerie, nelle edicole e
nella stessa serata al Buonamici, racconta le vicende e i personaggi di una
città, nata dal nulla e impegnata a costruire tessuto dagli stracci, fino a
diventare la capitale europea del pronto moda, integrandosi con le immigrazioni
prima del meridione e poi di tutto il mondo. Un libro-revival che potrà essere
argomento di riflessione anche per i più giovani, sperando che la pubblicazione
costituisca un motivo in più per l’affidamento fiducioso al domani. Dal libro
trasuda l’inevitabile nostalgia per tempi andati, in mezzo al cigolare di
barrocci, le gore in centro, i pesciolini freschi “di Bisenzio vivi” come
cantilenava Silvio Livi detto Brocciolo; il venditore di ciambelline che di
prima mattina vociava “ce l’ho con l’olio” e il tessitore in canottiera che
aveva fatto il turno di notte: “Ce l’ho con tu’ madre che t’ha svegliato a
quest’ora”. Era la Prato colorata di carrettoli improvvisati e profumata dall’incontaminato
sterco di cavallo. Via Garibaldi, allora via de’ Sarti, piena di venditori di
sommommoli, di mandorlati e addormentasuocere; Bertino con le gazzose nel
secchio, il chiccaio “piangete bambini la mamma ve lo compra”, in un
caleidoscopio che aveva per epicentro l’industria tessile e per divertimento le
cose innocenti della città, che usava Firenze come salotto buono della regione,
dove si andava a vedere le prime dei film che arrivavano a Prato tre mesi più
tardi. È una Prato da leggere e riscoprire con la vena ironica e l’affetto che
Baldi pone da sempre alla propria città. Mentre politica, sindacalismo, impresa
ed economia dialogavano fra loro, il telaio dei pratesi batteva la notte per
tutte le notti dell’anno nel cuore della città. In questo nuovo volume viene
offerto appunto un combustibile per riflettere il presente attraverso lo
specchietto retrovisore con le preziose foto di Studio Ranfagni.
Data recensione: 18/06/2024
Testata Giornalistica: La Nazione.it
Autore: ––